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Cinquecento lavoratori della ThyssenKrupp di Terni si sono ritrovati stamani (11 ottobre) davanti ai cancelli dello stabilimento per partecipare alla manifestazione organizzata, in concomitanza con lo sciopero di tre ore, dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl,Uil, Fismic e Ugl. Lo riferisce l'Ansa. La protesta è scattata contro la decisione della multinazionale finlandese Outokumpu di vendere il sito ternano, nell'ambito del piano di fusione con Inoxum.
Il corteo, muovendo da viale Brin, passerà per piazza Buozzi, viale Mazzini e piazza Tacito, fino ad arrivare dinanzi alla sede della prefettura, dove è prevista la manifestazione conclusiva. Nelle stesse ore dello sciopero, la Confcommercio di Terni ha invitato i negozianti ad abbassare le serrande degli esercizi al passaggio del corteo.
In una nota diramata ieri la società finlandese che controlla la Thyssen ternana, ha proposto all'Unione Europea la cessione dell'impianto di Inoxum a Terni per rispettare le condizioni poste dall'Antitrust Ue finlandese. La volontà è quella di cedere la Tk-Ast, ma non nella sua interezza.
Stando al comunicato della multinazionale la linea BA da 130 mila tonnellate all’anno sarà smontata e “trasferita in uno dei siti Outokumpu prima della cessione”. In più i finlandesi non metteranno in vendita il Tubificio, fiore all’occhiello della Tk-Ast. Insomma, si prepara uno spezzatino, che metterebbe a rischio molti posti di lavoro.