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Thyssenkrupp ritiene lo stabilimento di Terni non strategico, ma non intende cederlo. È quanto emerso dall'incontro tenuto al ministero dello Sviluppo economico, con istituzioni locali, organizzazioni sindacali e management di Thyssenkrupp, sulla situazione della Acciai speciali Terni. Al tavolo erano presenti esponenti del Mise, Catiuscia Marini, presidente Regione Umbria, Andrea Giuli, vicesindaco di Terni, Peter Sauer e Kerstin Göcke, responsabili comunicazione esterna di Thyssenkrupp, Massimiliano Burelli, amministratore delegato di Ast, i rappresentanti nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm.
L'incontro era stato richiesto da istituzioni locali e sindacati per discutere, alla presenza del management di ThyssenKrupp, della situazione di Acciai speciali Terni, anche alla luce delle notizie delle ultime settimane sulla riorganizzazione settoriale del gruppo tedesco. L'azienda, pur apprezzando gli obiettivi raggiunti in coerenza con il piano industriale 2014-18, ha confermato la non strategicità come asset del sito ternano ma, allo stesso tempo, la non volontà, nell'immediato, di procedere alla messa in vendita di Ast.
“Alla luce delle dichiarazioni aziendali in sede ministeriale – hanno dichiarato Mirco Rota, coordinatore Fiom per la siderurgia, e Claudio Cipolla, segretario generale Fiom Terni – abbiamo espresso la nostra evidente preoccupazione. Se per Thyssen lo stabilimento non è strategico, lo è per noi, per i lavoratori del sito e dell'indotto e per tutto il territorio provinciale. Dichiarare che lo stabilimento non è strategico – continuano i due dirigenti sindacali – può avere conseguenze negative sul piano degli investimenti e delle prospettive industriali, in un mercato molto competitivo che ha bisogno di strategicità nella sua conduzione”.
Per questo, concludono i due sindacalisti, “abbiamo sollecitato sia Thyssen sia il governo ad affrontare fin da subito il tema del piano industriale, in scadenza a fine anno, a partire dagli investimenti e dai mercati di riferimento, nonché dei delicati aspetti ambientali che impattano sullo stabilimento e sul territorio. Infine, anche alla luce degli ultimi infortuni mortali, abbiamo spronato l'azienda a un confronto di merito che, con efficacia e celerità, intervenga sugli aspetti più delicati del processo produttivo”.
Il ministero aggiornerà l'incontro non appena Thyssen avrà definito la struttura manageriale e saranno disponibili i dati a conclusione dell'anno fiscale, in chiusura a fine mese.