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L'assemblea nazionale unitaria dei delegati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, riunitasi oggi a Bologna – dopo il “via libera” dalle assemblee dei lavoratori (circa il 98% i consensi ottenuti in entrambi i casi) - ha approvato le due ipotesi di piattaforme per i rinnovi dei contratti nazionali 2016-2019: quella del settore tessile-abbigliamento-moda (interessati oltre 420.000 addetti in circa 50.000 imprese) e quella del settore calzaturiero (80.000 addetti impiegati in oltre 5.000 aziende), tutti e due in scadenza al 31 marzo 2016. Lo rendono noto i sindacati.
In entrambi i casi la richiesta economica dei sindacati è di 100 euro medi (3° livello super per il tessile-abbigliamento, 3° livello per il calzaturiero) sui minimi tabellari, oltre ad un incremento salariale - dagli attuali 200 a 300 euro - in tutte quelle imprese che non esercitano la contrattazione di 2° livello.
Nel campo delle normative, Filctem, Femca, Uiltec puntano al miglioramento delle relazioni industriali, con orientamento all'informazione e alla partecipazione, nonché alla responsabilità sociale dell'impresa. In particolare i sindacati puntano alla piena operatività dell'Osservatorio nazionale, in particolare – nel settore calzaturiero – a monitorare le politiche per lo sviluppo della produzione in Italia e le condizioni per facilitare iniziative di “reshoring” (il ritorno a casa di produzioni oltre confine)..
Sul fronte del “welfare” contrattuale si richiede di incrementare il contributo aziendale per la previdenza complementare (“Previmoda”) e di istituire il Fondo integrativo sanitario a favore dei lavoratori, di natura intersettoriale, mentre sul tema dei diritti individuali spicca, tra l'altro, la richiesta di Filctem, Femca, Uiltec di prevedere (nel settore tessile-abbigliamento), di elevare (in quello delle calzature) a 10 giorni l'anno – cinque dei quali retribuiti – il congedo per malattia del figlio in età compresa tra i 3 e i 13 anni.
Infine per sviluppare la contrattazione di 2° livello, i sindacati chiedono di estendere anche al settore tessile-abbigliamento, analogamente a quanto già previsto nel contratto delle calzature, la contrattazione territoriale e di filiera, e di arricchirla assegnandogli materie quali: le staffette generazionali, l'occupazione giovanile, il consolidamento a tempo indeterminato dei contratti atipici, la possibilità di attivare forme di “smart-working” (lavoro intelligente, agile).
Ora i sindacati presenteranno subito le piattaforme alle rispettive associazioni imprenditoriali (Smi e Assocalzaturifici, entrambi aderenti a Confindustria) per iniziare rapidamente le trattative, concludono.