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È negativo il giudizio della Fp Cgil sui provvedimenti presi dal Comune della seconda città umbra in materia di servizi educativi. "Nonostante le rassicurazioni del sindaco e degli assessori - scrive in una nota il segretario del sindacato dei lavoratori pubblici Cgil, Giorgio Lucci - registriamo la chiusura certa di alcune scuole (in parte da subito e in parte in prospettiva), 'compensata', solo in un secondo momento, da un ampliamento di altri servizi. Una politica di due tempi per noi inaccettabile".
"Come Cgil Fp - continua Lucci - abbiamo chiesto che, sin da subito, si calendarizzi una serie di incontri con tutti i soggetti coinvolti nella riorganizzazione, in cui si possa verificare insieme: i dati riguardanti domanda e offerta, gli eventuali risparmi derivanti dalla riorganizzazione e come saranno reimpiegati, quali saranno le nuove attività laboratoriali, dove saranno collocate e come si integrerà l’offerta formativa per la fascia di età 0 - 6 anni in un’ottica di continuità Nido-Materna".
La Fp di Terni sottolinea poi che "rimane incerto anche il futuro delle dipendenti comunali (insegnanti, educatrici e addette ai servizi generali), che ad oggi (3 agosto 2016), non sanno ancora come e dove saranno collocate a settembre". Inoltre, secondo il sindacato, ci sarà perdita di posti di lavoro anche tra il personale delle Cooperative Sociali che collaborano a vario titolo con il personale del Comune.
"Per la Fp Cgil - conclude Lucci - è assolutamente inaccettabile che proposte di riorganizzazione di attività di welfare gestite dal Comune ( Refezione ,trasporti, S.e.c., Servizi Sociali) possano determinare perdite di posti di lavoro e/o diminuzione dei servizi, come è inaccettabile che esigenze di contrazione di bilancio possano ricadere su soggetti deboli, siano essi lavoratori/lavoratrici della cooperazione, siano essi anziani, disagiati e/o cittadini diversamente abili".