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Si è concluso oggi, 6 luglio, a Guatemala City il decimo meeting del Comitato sindacale mondiale del gruppo Tenaris. Questo vertice, avviato il 3 luglio, ha visto la partecipazione di delegazioni sindacali provenienti da Argentina, Canada, Colombia, Giappone, Romania, Messico e Italia. È, tra l’altro, il quarto incontro tenuto insieme a Ternium, società che fa parte del gruppo Techint, e il primo dopo la fusione dei due comitati, decisa nell’incontro dello scorso anno.
“La prima giornata si è aperta con la presentazione della difficile situazione vissuta dal sindacato della fabbrica Ternium del Guatemala”, ha raccontato Eugenio Borella, segretario generale della Fiom di Bergamo, presente ai lavori insieme a Stefano Maruca, responsabile Ufficio internazionale Fiom, e ai delegati Luca Mantovani e Marco Schintu della Rsu Tenaris Dalmine. “L’azienda rifiuta il confronto con il sindacato e sta limitando la libertà sindacale dei delegati anche dopo il reintegro – a seguito di una causa – di 27 iscritti al sindacato che erano stati licenziati nel marzo del 2014”. “Abbiamo deciso di far sentire il nostro sostegno e, dunque, di unirci alla denuncia del sindacato locale contro il mancato pagamento delle ore di permesso sindacale e alla richiesta che verrà presentata al Ministro del Lavoro affinché intervenga per far rispettare la legge in merito alla ripresa della trattativa con il sindacato”, prosegue Borella. Per dare un segnale concreto, ieri mattina il Comitato mondiale ha deciso di organizzare una manifestazione con un volantinaggio fuori dalla fabbrica.
“Nelle sessioni successive - spiega sempre Borella -, si sono tenuti momenti informativi dedicati alle situazioni dei vari siti industriali e sono state svolte considerazioni in merito alla ripresa dell’attività in tutti gli stabilimenti con conseguenti nuove assunzioni o il graduale rientro in fabbrica di chi era stato messo fuori”.
Dal 2012 al 2016, infatti, si è registrata una forte riduzione del personale impiegato in forma stabile nelle due società Tenaris e Ternium: “Si è passati da 59.000 dipendenti a 48.000 e, per quanto riguarda il solo Gruppo Tenaris, da 27.816 a 19.399. La discussione si è, poi, focalizzata sull’analisi di cosa stia avvenendo nei vari siti in termini di investimenti in Industria 4.0 e sul possibile impatto futuro sull’occupazione”.
“Nel piano di azione che abbiamo poi discusso e che ci vedrà impegnati per i prossimi mesi si è deciso di mettere in campo, oltre al sostegno della lotta del sindacato e dei lavoratori di Ternium Guatemala, alcune iniziative in merito al tema della sicurezza”, prosegue ancora il sindacalista. “Tema che pensiamo debba essere affrontato in tutti i siti del Gruppo in maniera uniforme. Proprio per questo chiederemo alla proprietà di istituire in tutti i siti un comitato paritetico (in alcune realtà già esiste) che affronti i temi legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e che possa avere la possibilità di un confronto globale in merito a quello che si sta facendo”.
“Uno dei temi che chiederemo di affrontare”, conclude Borella, “è quello della formazione proprio in tema di sicurezza dei nuovi lavoratori che la ripresa dell’attività sta portando nelle fabbriche. Alzare gli standard qualitativi sul tema della salute e della sicurezza oltre quanto previsto dalla lacunosa legislazione di alcuni Paesi deve diventare per noi obbiettivo prioritario”.
Il comitato si è dato appuntamento in Messico per l’edizione del prossimo anno. Nel 2016, invece, il meeting si era tenuto in Giappone, mentre negli anni precedenti in Brasile e ancora prima in Argentina, proprio dove nell’ottobre del 2007 i rappresentanti sindacali dei lavoratori del Gruppo si erano incontrati per la prima volta per costituire il comitato.