“Sulle Telecomunicazioni è giunto il momento di fare scelte chiare e definitive. Non possiamo continuare a inseguire un modello nel quale, partendo da un oggettivo ritardo infrastrutturale nelle reti di nuova generazione, si pensa sia ora possibile realizzarne addirittura due. Anche questo è un lusso che il Paese non si può permettere. Così in una nota i segretari generali Fabrizio Solari (Slc Cgil), Vito Vitale (Fistel Cisl) e Salvo Ugliarolo (Uilcom Uil).
“Le risorse impegnate nell’operazione ‘Open Fiber’ – proseguono i tre dirigenti sindacali – possono essere più utilmente destinate alla ricapitalizzazione di Tim, con conseguente costituzione di un nucleo stabile di controllo che indirizzi l’azienda a garantire gli investimenti necessari allo sviluppo del Paese anche nell’ottica del piano industria 4.0”.
“Per questa via – concludono Solari, Vitale e Ugliarolo – si porrebbe inoltre fine allo stucchevole balletto sulla ‘Golden power’ e sulle supposte esigenze di sicurezza nazionale, riconducendo Tim al controllo pubblico e rilanciando la sua naturale missione di presidiare e guidare lo sviluppo infrastrutturale del settore, garantendo anche al nostro paese la presenza di un grande operatore integrato delle telecomunicazioni, così come avviene in tutti gli altri paesi europei”.