"Questa mattina, sul sito del Teatro dell'Opera di Roma, è apparsa una dichiarazione in cui il sovrintendente Fuortes ha cercato di smentire quanto affermato dal professor Bolognese. A tal riguardo, vorremmo sottolineare che a nessuno degli incontri successivi alla nostra proclamazione degli stati di agitazione e degli scioperi, Fuortes si è mai presentato. È apparso, per pochi minuti, in qualcuna delle riunioni convocate per esaminare un testo che potrebbe sostituire il contratto integrativo aziendale. Riunioni nelle quali erano presenti tutte le sigle ma che non riguardavano il piano industriale nel suo complesso". Così, in una nota, le segreterie regionali di Slc Cgil e Fials Cisal.
"Siamo di fronte - continua la nota - all'ennesimo tentativo di mistificare la realtà e, insieme, all'ennesimo incontro conclusosi con un nulla di fatto, dal momento che il dottor Bottaro è stato inviato al tavolo di confronto col preciso mandato di non fornire i dati. Cgil e Fials ritengono questi atteggiamenti irresponsabili e lesivi dell'immagine stessa del teatro dell'Opera, compromettendo la sua stessa sopravvivenza. Metteremo in atto tutte le iniziative atte a rimuovere questo pericoloso stallo, richiamando ancora una volta i soci fondatori (Regione Lazio, Comune Di Roma, Mibact) alle loro responsabilità primarie, più volte eluse con dichiarazioni superficiali".
Teatro Opera: sindacati, ancora stallo, serve responsabilità soci
24 luglio 2014 • 00:00