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“È necessario individuare adeguate misure a sostegno dell’intero settore e non per sostenere un solo teatro”. È quanto afferma Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil, in risposta alla disponibilità del ministero dei Beni e delle Attività culturali, dichiarata dal sottosegretario Antonio Misiani, ad aprire immediatamente un tavolo per sostenere economicamente il Teatro Eliseo di Roma.
“È bene non dimenticare che nel nostro Paese, l’accesso dei teatri alle risorse pubbliche è subordinato a regole che, se ritenute non adeguate, vanno cambiate per tutti – ricorda Bizi -. Già in passato, il Teatro Eliseo è stato beneficiato da provvedimenti ‘ad personam’. Favorire un unico teatro significa minare il rispetto delle regole a cui tutti siamo chiamati e anche lasciare in difficoltà, questa volta nella totale indifferen za, molt i altri teatri che, rispettando le regole attuali, non ricevono finanziamenti sufficienti o, addirittura, non riescono ad accedere al Fondo unico per lo spettacolo”.
Emanuela Bizi porta l’attenzione sul fattore occupazionale: “La profonda crisi che vive l'intero settore si traduce in una riduzione inaccettabile dei diritti di artisti e lavoratori. Per giunta l’accesso alle risorse pubbliche dovrebbe essere subordinato proprio al rispetto delle regole. Invece si pensa di soccorrere con misure extra, e quindi di premiare, proprio un Teatro che elude il rispetto del contratto nazionale dei lavoratori e che, troppo spesso, accumula ritardi enormi nel pagare i compensi. Lo spettacolo dal vivo in Italia ha bisogno di essere sostenuto e di contare su regole adeguate, trasparenti e uguali per tutti. La produzione culturale, nel nostro Paese, ha bisogno che siano rispettati i diritti dei lavoratori”.
“Slc-Cgil chiede che si apra davvero un Tavolo – conclude Bizi - non per sostenere un singolo Teatro, ma per individuare adeguate misure a sostegno dell’intero settore”.