"Il 10 dicembre in tutto il mondo si celebrerà il 70° anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani: la carta scritta, dopo due guerre mondiali e cento milioni di morti, per dire basta a tutti gli atti di barbarie e spingere l’umanità sulla via della pace. Un documento importante che è alla base di molte grandi conquiste dell’umanità oggi minacciate da crisi e politiche pericolose. In Italia, da più di un anno, sono in corso programmi educativi. Il 7 ottobre oltre centomila persone hanno partecipato alla marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità e il 10 dicembre centinaia di eventi si svolgeranno nelle scuole, università, enti locali, strade e piazze di tutt’Italia. Ma nessuna iniziativa è ancora stata assunta dal governo e dal parlamento Italiano". Così la Tavola della pace, il comitato nazionale per il 70° anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani.
"Eppure l’Italia occupa un posto importante nella comunità internazionale. Ha la presidenza dell’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ed è appena stata eletta nel consiglio diritti umani delle Nazioni unite, il più importante organismo internazionale per i diritti umani. Perché tanto silenzio?", si domanda ancora il comitato.
"I diritti umani sono sotto attacco in tante parti del mondo, Italia ed Europa incluse. Sotto attacco sono principi e valori umani universali, diritti, libertà fondamentali e istituzioni costruite per difenderli. Mentre, tutti i giorni, veniamo a sapere di crimini orribili compiuti nell’inerzia e nell’impunità generale. Per questo, chiediamo al parlamento e al governo di riaffermare il valore insopprimibile della dichiarazione universale dei diritti umani e l’impegno dell’Italia per dare attuazione all’agenda politica dei diritti umani. I diritti umani non si celebrano. Si difendono, si promuovono e si attuano. Con questo spirito, chiediamo che il 10 dicembre il Parlamento si riunisca in seduta comune per discutere dello stato dei diritti umani in Italia, in Europa e nel mondo e attuare le raccomandazioni che i pertinenti organismi internazionali hanno rivolto al nostro Paese", conclude la Tavola della pace.