Questa mattina le lavoratrici e i lavoratori della ditta Tas Group della sede di Bologna hanno scioperato davanti ai cancelli contro la decisione dell'Azienda di aprire una procedura di mobilità che coinvolge 9 dipendenti.
“Da diversi anni l'azienda è in crisi a causa sia di un importante calo di fatturato che di un indebitamento consistente – riporta un comunicato sindacale –. Siamo riusciti, sia come coordinamento Rsu che come Fiom, a concordare percorsi che vedessero l'utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi (contratti di solidarietà, cigs e cig) e, anche in caso di mobilità, abbiamo concordato che potessero essere collocati in mobilità solo lavoratori che non si opponessero al licenziamento”.
“In questi anni i lavoratori hanno pagato in prima persona le incapacità aziendali ed hanno consentito la sopravvivenza di una azienda che non è stata in grado di proporre soluzioni costruttive efficaci – continua la nota. Oggi la direzione aziendale ripropone come unica soluzione ancora e sempre la riduzione dei costi attraverso i tagli del personale. Va detto che nei fatti l'organico si è ridotto drasticamente, andando ben oltre gli esuberi dichiarati inizialmente, basti pensare che solo nell'ultimo anno hanno accettato la collocazione in mobilità una cinquantina di lavoratori, diciannove dei quali una decina di giorni fa”.
“Non è ammissibile che una azienda di queste dimensioni non sia in grado di far rientrare dalla cassa integrazione nove dipendenti! Non è accettabile perché sappiamo che in realtà soluzioni alternative ci sono ma è chiaro che c'è una discriminazione in atto nei confronti di alcuni lavoratori e lavoratrici.
Chiediamo all'azienda – conclude la nota – di ritirare la procedura e di valutare le nostre proposte già avanzate al tavolo di trattativa”.
Tas Group (Bo): sindacati, sciopero contro procedura mobilità
5 maggio 2015 • 00:00