(Labitalia) - "Oltre 10.000 tabaccherie, 10.000 piccole aziende a gestione familiare, potrebbero essere costrette a chiudere nei prossimi mesi a causa del calo delle vendite del tabacco, dovuto al contrabbando ed allo spostamento dei consumi verso la cosiddetta sigaretta elettronica". Lo dice Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai che alza il tono del grido d’allarme già lanciato nel corso della manifestazione del 23 aprile scorso.

"Si tratta, perlopiù, di piccole rivendite istituite nei più remoti comuni d’Italia. Tabaccherie che servono comunità spesso minuscole e, di conseguenza, ancora più interessate alla sopravvivenza di quello che rimane l’unico negozio di prossimità".

"Se il trend nel calo dei consumi del tabacco lavorato dovesse confermarsi, le ricadute occupazionali sarebbero devastanti e circa 20.000 posti di lavoro sarebbero in serio rischio. Per questo – conclude Risso – auspichiamo che il nuovo Governo non resti indifferente all’emorragia, ogni giorno più preoccupante, di posti di lavoro e di entrate erariali".