I 76 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia hanno deciso di occupare la portineria dell’assessorato all’Economia dopo un sit in che si è svolto dalle 16 in poi davanti alla sede di via Notarbartolo. Sono presenti alla protesta i dirigenti sindacali di.  Denunciano “l’inerzia e l’incapacità  del management e del socio Regione. E chiedono un incontro con il ragioniere generale della Regione siciliana per conoscere il futuro dell’azienda, che resta ancora senza  commesse e con il fondo di finanziamento da 1 milione e duecentomila euro, approvato dall’Ars, bloccato dal 18 gennaio. “Da qui non ce ne andiamo  se non otteniamo una risposta”, dicono  Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Fabi. L

’azienda è alla paralisi  ma nei giorni scorsi i suoi organismi sono stati completati con le nomine di   due membri del Cda mancanti e di due revisori. “Ci sono stati dei segnali positivi da un solo lato,  dall’altro non si è smosso niente. Al di là delle nomine,  siamo completamente fermi e senza lavoro. L’erogazione del fondo è necessaria per la ripresa delle attività. L’azienda così è ferma e non può fatturare. E dire che il fondo doveva servire al rilancio della società”, dichiarano Gian Luca Mazzarese Rsu Fisac Cgil e Gino Riduflo, della Fisac Cgil, presenti  alla manifestazione di protesta assieme a Mimmo Criovello, segretario Fiba Cisl, al segretario regionale della Fiba Carmelo Rappa e a Salvo Patti, segretario regionale della Uilca Uil.

  Di mattina i sindacati hanno incontrato  il management  e il nuovo cda della società.  E’ stato illustrato  il piano industriale che ancora le organizzazioni sindacali devono valutare. Ma le garanzie economiche per tenere in vita la società non sono  arrivate. “Al di là delle dichiarazioni del presidente Crocetta e della presidente del cda Carmelina Volpe, non abbiamo ottenuto null’altro – aggiungono Ridulfo e Mazzarese -  La società ha fatto tutti gli adempimenti richiesti dal ragioniere  generale per sbloccare il fondo,  tra cui l’approvazione del Pos 2015 della società. E’ stata riunita  l’assemblea totalitaria, alla presenza del presidente della regione. L’assemblea dei soci ha deliberato il Pos, sono stati nominato i membri del collegio sindacale mancanti e i due nuovi consiglieri  d’amministrazione Andrea Vincenti e Alessia Liardi. Quindi oggi  c’è un consiglio d’amministrazione ma nessuna nuova commessa. Sono state fatte le nomine e la società alla fine rimane senza la cosa più importante: il lavoro”.