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Giornata cruciale per le vertenze della Sardegna che sta vivendo la crisi più drammatica dal dopoguerra. Si comincia con la questione Alcoa di Portovesme. Il 30 agosto c'è stato il prologo con circa 60 lavoratori dell'Alcoa che hanno attuato un presidio davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico, dove oggi si svolgeranno gli incontri per delineare il futuro produttivo e occupazionale dell'industria sarda.
In mattinata si terrà anche un incontro al ministero del Welfare per discutere di ammortizzatori sociali. A seguire la riunione allo Sviluppo economico per scongiurare la chiusura dell'unica fabbrica italiana di alluminio. Il destino di Portovesme si incrocia con quello di Euroalluminia. Le due realtà sono interessate da un passaggio cruciale per chiarire se per questo comparto esistono i presupposti per mantenere in vita attività che danno lavoro a circa 2mila persone.
Un bel banco di prova per il governo, impegnato in una serie di contatti, a partire dalla multinazionale Glencore, l'azienda svizzera che ha manifestato l'intenzione di rilevare lo stabilimento Alcoa. Il nodo resta quello del prezzo dell'energia, in Italia meno competitivo rispetto ad altri paesi. Sarà poi la volta del Carbosulcis e del futuro della miniera di Nuraxi Figus. Tra incertezze, rinvii e proteste anche estreme si cercheranno soluzioni per impedire la chiusura della miniera a dicembre, che secondo il sottosegretario Claudio De Vincenti "non sta scritta da nessuna parte, al Governo non risulta".
Per la Cgil "il dramma che non da oggi colpisce la Sardegna deve urgentemente trovare una risposta adeguata e unanime da parte delle istituzioni". Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui "le forme estreme di protesta mai rendono risultati", ha invece sottolineato che il problema del prezzo dell'energia rappresenta "un handicap fortissimo per la nostra prospettiva e per il nostro futuro. Di questo dovremmo occuparci tutti insieme perché paghiamo la bolletta dell'energia più cara rispetto a qualsiasi altro paese sviluppato".
Sulla Carbosulcis, a Roma è previsto anche un incontro tra il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, e il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci. C'è la possibilità di un sostegno europeo alle iniziative utili a garantire alla Sardegna il contenimento dei maggiori costi energetici.