“Ancora una volta il Cipe ha rinviato l’approvazione del Piano Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (Fas) della Puglia. Si tratta di 3 miliardi e 271 milioni di euro che spettano alla nostra Regione dopo la nota decurtazione operata dal governo a danno dello stesso Fas e del Mezzogiorno per favorire altri interventi”. È quanto si apprende da una nota della Cgil Puglia: “Le motivazioni addotte dal ministero per lo Sviluppo Economico – si legge – appaiono risibili e pretestuose e comunque ostacolano l’accelerazione della spesa più volte evocata dal governo nazionale”.

Precisa il sindacato: “Nei fatti la procedura è stata chiusa superando una sorta di corsa a ostacoli che il governo nazionale ha continuamente posto, manifestando più sensibilità alle ragioni degli evasori fiscali che allo sviluppo del Mezzogiorno e alla condizione delle famiglie e dell’occupazione. È un atto di arroganza che fa il paio con la vicenda dei Fondi dei Piani Operativi Nazionali e, in particolare, quello sulla ricerca che sottrae o tiene congelato 1 miliardo di euro destinato alla Puglia, nonostante da molti mesi la Regione abbia presentato il suo programma e le ripetute sollecitazioni al ministro Gelmini per l’attivazione del tavolo abilitato alla ripartizione delle risorse”.

La gravità della situazione
, conclude la nota, “per le ricadute che la mancata attivazione di queste ingenti risorse sta provocando nella nostra Regione, sul suo sistema produttivo, sulla ricerca e sull’occupazione falcidiata da una crisi negata ma non per questo meno evidente, impone a tutti, classe politica, forze produttive e mondo del lavoro, una ferma e unanime presa di posizione che sblocchi una situazione ormai insopportabile”.