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“I Caf sono un ulteriore elemento di avanzamento del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. La nostra diffusione e la nostra capillarità ci permette di dare un supporto più diretto e immediato alle persone e alla cittadinanza”. Così Mauro Soldini, coordinatore nazionale della Consulta dei Caf e presidente del Consorzio nazionale dei Caaf Cgil, concludendo oggi (mercoledì 10 maggio) il primo #CAFDAY, il grande evento online dei Centri di assistenza fiscale, che ha coinvolto 10 mila uffici territoriali e 20 mila operatori. E che ha visto più di 110 mila contatti realizzati tra il sito e la pagina Facebook. “Ci candidiamo – ha aggiunto Soldini – a essere sempre più interlocutori della Pubblica amministrazione per essere veri intermediari dello Stato verso i cittadini, e nel contempo a tutelare pienamente gli interessi degli stessi”.
Tanti gli interventi che si sono susseguiti nella diretta streaming (che possono essere visti sul sito www.consultacaf.it), tutti di grande interesse. Sono intervenuti il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, il Direttore Centrale Gestione Tributi dell’Agenzia delle Entrate Paolo Savini, il Direttore generale di Equitalia Adelfio Moretti, i parlamentari Giorgio Santini e Francesco Ribaudo, oltre ai due coordinatori della Consulta nazionale dei Caf Massimo Bagnoli e Mauro Soldini. Da segnalare, inoltre, le numerose domande che sono giunte dagli utenti, cui hanno risposto gli esperti della Consulta dei Caf Stefania Trombetti e Felice Ferrara. Unanime il consenso riservato dagli ospiti della diretta all’iniziativa della Consulta e, più in generale, all’attività dei Centri di assistenza fiscale, di cui si sono sottolineate la competenza, la qualità dei servizi, il radicamento sociale e la “sensibilità” degli operatori nei confronti dei cittadini.
Il coordinatore Soldini ha subito rilevato “l’importanza della giornata”, sottolineando come i Caf “saranno per molto tempo ancora il soggetto che accompagnerà il contribuente nei suoi adempimenti”. Adempimenti spesso “complessi”, ha aggiunto Soldini, evidenziando come “sia difficile che i cittadini abbiano tutte le competenze informatiche e tecnologiche per poter svolgere da soli la gestione delle dichiarazioni e il loro invio”. Ecco allora che i Caf, con “un numero di sedi operative sempre aperte superiore alle 10 mila, numero che raddoppia durante la stagione delle dichiarazioni dei redditi, proprio per la loro presenza capillare mostrano concretamente la loro attenzione alle esigenze dei cittadini”.
Nel suo intervento Mauro Soldini ha ricordato “i continui tagli alla spesa pubblica sui servizi dei Caf, in particolare quelli subiti l’anno scorso sui compensi ministeriali per i 730 e il mancato rinnovo della convenzione per l’Isee”. Per il coordinatore della Consulta nazionale dei Caf è ormai giunto il momento “di affrontare in maniera chiara e netta, e con maggiore prospettiva, ciò che i Caf rappresentano per l’Amministrazione finanziaria in termini di valore aggiunto economico, organizzativo e sociale”. In conclusione, Soldini ha evidenziato come il sistema dei Centri di assistenza fiscale sia “un supporto insostituibile per l’Amministrazione, è quindi ora di decidere di alimentare economicamente questo sistema in maniera adeguata”.