La Cgil Campania aderisce allo sciopero proclamato dall'Uds (Unione degli studenti) per venerdi 13 ottobre contro l’alternanza scuola-lavoro. “La nostra preoccupazione – dice Elisa Laudiero, della segreteria regionale – è che l'alternanza possa esser vista come la possibilità d'impiegare lavoratori a costo zero per le aziende della nostra regione. Si tratta di un problema di cultura del lavoro”.
“Oltre a rappresentare un ulteriore elemento di divisione tra i lavoratori, è gravissimo diffondere tra le nuove generazioni il concetto di lavoro non retribuito. Significherebbe abituare i giovani a lavorare in condizioni sempre al ribasso. L'alternanza scuola-lavoro dev'essere uno strumento per far conoscere agli studenti il mondo del lavoro, quindi occorre che i percorsi avviati siano quanto meno coerenti con il percorso di studi o con le aspirazioni lavorative degli studenti”, rileva la dirigente sindacale.
“Serve una regolamentazione chiara delle attività di alternanza, che impedisca un utilizzo strumentale degli studenti da parte delle aziende. In una regione come la nostra, in cui il lavoro nero assume percentuali preoccupanti, non possiamo permettere che si diffonda tra i giovani il messaggio per cui bisogna lavorare, a prescindere dalla retribuzione e dalla regolamentazione del lavoro. Riteniamo necessario avviare un percorso che provi a costruire un protocollo d'intesa tra le parti, in modo da diventare uno strumento di regolamentazione e tutela per gli studenti della Campania", conclude la sindacalista.