Dietro alle stragi del '92-'93 “ci fu un groviglio tra mafia, politica, mondo affari, gruppi eversivi e pezzi deviati di stato”. Lo afferma il presidente della commissione parlamentare antimafia, Beppe Pisanu, nella sua relazione su “I grandi delitti e le stragi di mafia '92-'93” illustrata davanti all'organismo bilaterale di inchiesta. “Cosa nostra - si legge - ha forse rinunciato a confrontarsi da pari a pari con lo Stato, ma non ha certo rinunciato alla politica. La spaventosa sequenza del '92 e del '93 ubbidì a una strategia di stampo mafioso e terroristico, ma produsse effetti divergenti”.