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Dai licenziamenti ai contratti di solidarietà. Sembra avere imboccato la strada giusta la vertenza dello stabilimento Colussi di Fossano (Cuneo), che oggi (lunedì 25 giugno) potrebbe anche essere formalizzata. Martedì 5 maggio la direzione dello storico gruppo d’industria alimentare aveva comunicato la decisione di spostare la produzione di fette biscottate nell’impianto di Petrignano di Assisi (Perugia). Una scelta che comportava il licenziamento di 117 dipendenti su 180 nel sito piemontese, cui si aggiungono 33 interinali. Ma nell’ultimo vertice tra azienda e sindacati, del 13 giugno scorso, la Colussi ha mostrato una significativa apertura alle richieste di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
Fin dall’inizio delle trattative i sindacati avevano “respinto con forza” la prospettiva degli esuberi, proponendo invece “con senso di responsabilità” l’adozione dei contratti di solidarietà, allo scopo “di garantire la continuità dell'attività produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Una soluzione che nell’ultimo incontro (tenutosi presso l'Unione industriali di Cuneo) l’azienda alimentare sembrerebbe avere accettato, richiedendo però di affiancare alla solidarietà l'apertura di una mobilità volontaria.
Il piano di riorganizzazione produttiva, dunque, potrebbe assumere declinazioni ben diverse. Flai, Fai e Uila hanno ritenuto “positivo l'esito dell'incontro, che ha permesso di affermare la linea sindacale, evitando i licenziamenti e concedendo il tempo necessario all'individuazione di nuove soluzioni”. Un clima di collaborazione confermato anche dal gruppo alimentare, che ha rimarcato la “massima disponibilità a portare avanti un confronto serrato e positivo con le organizzazioni sindacali, e a valutare azioni congiunte al fine di rendere il più possibile proficuo il confronto per ridurre l'impatto sociale e favorire la rioccupazione”.