"I dati finanziari relativi al secondo trimestre presentati da StMicroelectronics consegnano un quadro preoccupante dello stato di salute dell'azienda ed evidenziano la crisi profonda delle strategie messe in campo negli ultimi anni. Nel corso degli ultimi dieci anni StMicroelectronics è passata dal terzo all’undicesimo posto della classifica mondiale delle aziende produttrici di semiconduttori". E' quanto si apprende da una nota della Fiom.
Nei giorni scorsi la StMicroelectronics ha aperto una cassa integrazione a Catania per 2014 lavoratori della produzione ed entro ottobre potrebbero essere annunciati tagli per la divisione Digital product group (Dpg). Per la Fiom "è molto grave quando sta avvenendo, uno stato di difficoltà frutto dell’inadeguatezza delle scelte operate. È necessario che il governo italiano, che insieme a quello francese è azionista di maggioranza del gruppo, si assuma l’onere di indirizzare il management verso scelte industriali radicalmente diverse, per far sì che l’azienda, ricorrendo alle sue molteplici risorse tecniche, persegua un rilancio adeguato".
Dall'analisi dei bilanci degli ultimi dieci anni, tra l'altro, si legge da un lato una preoccupante contrazione dei margini operativi e conseguenti utili, dall'altro una costante e massiccia distribuzione di dividendi, con i compensi del ceo che si mantengono elevati e non collegati ai risultati aziendali. La Fiom "chiede un reale cambiamento della gestione con il ritorno ad una strategia di sviluppo a lungo termine in tutti i settori dell’azienda e con gli investimenti necessari per garantire l’avvenire di tutti i siti, l’indipendenza tecnologica e la conservazione dei posti di lavoro in tutti i paesi. Contro le scelte dell'azienda e per proporre una piattaforma rivendicativa europea le lavoratrici e i lavoratori italiani e francesi hanno proclamato varie iniziative di mobilitazione, a partire dallo sciopero di domani in contemporanea nei siti di Catania e Grenoble/Crolles. A Catania dalle ore 10 ci sarà un sit-in davanti allo stabilimento e sarà tenuta una conferenza stampa per presentare la piattaforma rivendicativa e una lettera indirizzata al presidente del Consiglio. Una delegazione di rappresentanti sindacali italiani parteciperà alla manifestazione di Grenoble mentre i segretari del Comitato aziendale europeo italiani e francesi saranno a Bruxelles per presentare al direttore del Dipartimento industriale componenti e sistemi della Commissione europea le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori europei", conclude.