"Su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, stamattina la Prefettura di Napoli ha convocato una riunione sul tema della stabilizzazione dei lavoratori Lsu. La Regione Campania si è presentata con un proprio dirigente, che non aveva pieno mandato a trattare, mentre il Comune di Napoli era presente con l'assessore al lavoro". A darne notizia, una nota dei segretari generali della Cgil Campania e di Napoli, Franco Tavella e Federico Libertino.
"Tutta la vicenda è davvero paradossale – sottolineano i due dirigenti sindacali –. Ci sono i fondi assegnati alla Regione, dedicati, ma che non vengono trasferiti, perché la Giunta adduce la motivazione dello sforamento del tetto di spesa. È evidente che la Regione non ha contemplato fra le priorità i lavoratori Lsu. Sono prevalse altre logiche: in tal modo, il governatore Caldoro scarica sui più deboli l'incapacità di operare una selezione della spesa. È un fatto grave, irresponsabile e inaccettabile. Il Comune di Napoli ha pronti gli atti deliberativi per l'assunzione degli Lsu".
"La Giunta – aggiungono Tavella e Libertino – si sta assumendo una grave responsabilità, negando, di fatto, la stabilità ai lavoratori, in un momento di crisi così grave. Noi non demordiamo dall'obiettivo della stabilizzazione, considerando il tavolo della Prefettura non concluso, e per tale ragione abbiamo chiesto l'impegno del Prefetto di riconvocare a brevissimo tempo un nuovo incontro, alla presenza delle massime autorità istituzionali, per avere certezza dell'immediata presentazione della delibera di Giunta per la variazione del bilancio 2014, indispensabile per rendere effettive le stabilizzazioni a partire dal Comune di Napoli. A sostegno di tale obiettivo, nei prossimi giorni si decideranno, assieme ai lavoratori, tutte le opportune iniziative di lotta".
Stabilizzazione Lsu, Cgil Napoli e Campania: vicenda paradossale
7 novembre 2014 • 00:00