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E' arrivato alle 5 del mattino, dopo una maratona nottura di circa sette ore, il via libera della commissione Bilancio della Camera al ddl stabilità, che approderà in Aula nel pomeriggio di oggi, 15 novembre, alle 15. Nel testo approvato dalla commissione ci sono numerose modifiche, a partire da quelle sulla parte fiscale del disegno di legge, fatto che ha creato non poche tensioni tra governo e maggioranza.
Una buona notizia arriva sul fronte degli esodati. Saranno 10.130, secondo la Ragioneria dello Stato, quelli salvaguardati dalla legge di stabilità, oltre ai 120mila già tutelati dagli altri provvedimenti. I 100 milioni necessari arriveranno dalle risorse già stanziate ma non ancora utilizzate. Monitoraggio entro il 30 settembre 2013 e, nel caso fossero necessarie risorse aggiuntive, stop alla rivalutazione delle pensioni 6 volte superiori alla minima.
Per quanto riguarda il fisco, invece, c'è lo stop all'intervento sulle aliquote Irpef e all'aumento dell'aliquota al 10% dell'Iva, mentre dal primo luglio del 2013 sale di un punto solo quella del 21%. Stop anche a tetti e franchigie e alla retroattività per le detrazioni fiscali.
Sempre in materia di tasse, il provvedimento prevede che già dal prossimo anno il Governo in sede di Def valuterà il il gettito della lotta all'evasione del 2012 per finanziare il fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale di famiglie e imprese.
Alle famiglie vanno intanto 6,4 mld in tre anni, attraverso un aumento delle detrazioni fiscali per i figli da 900 a 1.220 euro le detrazioni fiscali per i figli di età inferiore ai tre anni, per i figli più grandi si passa da 800 a 950. Aumentano anche le detrazioni per i figli con disabilità che arrivano ad un massimo di 1.620 euro, per quelli di età inferiore ai tre anni.
Sul versante delle imprese e del lavoro c'è un intervento sull'Irap, dalla quale saranno esentate le micro-imprese attraverso un fondo di 540 milioni nel biennio 2014-15 e c'è la detassazione dei premi produttività, finanziata con 800 milioni in più da utilizzare tra il 2014 e il 2015 .
Bocciata anche l'idea del governo di aumentare l'orario di presenza a scuola dei professori, che, secondo il testo uscito da Palazzo Chigi, sarebbe invece passato da 18 a 24 ore. A copertura anche la chiusura di una delle sedi del ministero dell'Istruzione, in viale Kennedy a Roma. E' comunque prevista una riduzione di distacchi e permessi sindacali per docenti e personale scolastico, dei fondi per il progetto 'smart city' e dei Fondi First e Trin. 47,5 milioni in meno anche per il fondo per l'offerta formativa.
Altri provvedimenti dell'ultim'ora, sui quali il governo era contrario, ma è stato battuto in commissione, sono la deroga al patto di stabilità interno per i Comuni colpiti da dissesto idrogeologico e uno stanziamento di 300 milioni di euro per le popolazioni colpite dai fenomeni alluvionali del novembre 2012.
Passata infine anche la deroga al blocco delle assunzioni nel comparto sicurezza, per una spesa complessiva di 100 milioni. Anche qui il governo era contrario.