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Si apre oggi quella che con ogni probabilità sarà la settimana dello scioglimento delle Camere, per andare ad elezioni anticipate, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non può esistere un calendario programmato ma, da una serie di calcoli, si può presumere che l'ultima parola sulla legislatura verrà pronunciata venerdì 21 dicembre, all'indomani dell'approvazione in via definitiva della legge di stabilità da parte dell'Aula di Montecitorio. Una legge che non piace alla Cgil che ha promosso un presidio nazionale per oggi a Roma in piazza del Pantheon, nel giorno in cui il pacchetto di misure approderà nell'aula del Senato. La Cgil denuncia l'insufficienza delle risorse destinate agli ammortizzatori in deroga e chiede di reperire nuove coperture all'interno di questo stesso provvedimento. Per il sindacato di corso Italia, infatti, la mole di risorse al momento previste è assolutamente insufficiente e basterà a coprire soltanto i primi mesi dell'anno”.
Le risorse aggiuntive per finanziare la cassa in deroga (cioè quello strumento nato per garantire un sostegno al reddito per i lavoratori delle imprese fino a 15 dipendenti, a quelle che non rientrano nella normativa della cassa integrazione straordinaria e alle imprese con più di 15 lavoratori che hanno finito il periodo della cassa straordinaria) per il prossimo anno "sono un primo risultato, frutto della nostra mobilitazione", ma "non vanno intaccati i fondi per la formazione dei lavoratori". È stato il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, a spiegare il punto di vista del sindacato di corso d'Italia sul capitolo ammortizzatori in deroga della legge di stabilità. Nel corso del presidio, la dirigente sindacale ha salutato positivamente l'emendamento del governo che individua maggiori risorse. "Abbiamo chiesto con forza nei giorni scorsi che si trovassero risorse adeguate per finanziare gli strumenti di tutela del lavoro per un 2013 che dispiegherà effetti ancora devastanti sulle lavoratrici e sui lavoratori", ha osservato Sorrentino dal palco allestito in piazza del Pantheon.
Con l'emendamento del governo, ha aggiunto, "abbiamo ottenuto una prima risposta e la certificazione dell'allarme sulle risorse insufficienti che avevamo lanciato nei giorni scorsi". Ma questo non è il solo risultato che la Cgil rivendica: "La nostra mobilitazione alla ricerca di risposte per i lavoratori ha costruito prime soluzioni anche per quanto riguarda le ricongiunzioni onerose e la proroga dei contratti precari in scadenza nella Pa". Infine, sempre sul tema risorse per gli ammortizzatori in deroga, Sorrentino ha concluso chiedendo che non si taglino i fondi per la formazione: "Ora chiediamo che le soluzioni individuate vengano sostenute in Parlamento, salvaguardando le risorse della formazione dei lavoratori, cruciali per rispondere alla crisi".
Secondo uno studio della Cgil sul ricorso alla cassa integrazione in deroga, emerge che da inizio anno a fine novembre si sono registrate 330 milioni di ore di cassa in deroga (cigd), per un totale di lavoratori coinvolti a zero ore, pari a oltre 170 mila persone. Il tutto, per una spesa stimata per l'intero 2012 pari a 2 miliardi di euro. Per questi motivi, la Cgil denuncia che il miliardo, messo in campo per il 2013, “rischia di non garantire le coperture necessarie” a quei 170 mila lavoratori mediamente coinvolti nei processi di cassa integrazione in deroga.
Più di un miliardo di ore di cassa integrazione da inizio anno a novembre; 520mila lavoratori coinvolti nei processi di cassa a zero ore; una decurtazione del reddito, al netto delle tasse, per oltre 3,8 miliardi, pari a circa 7.400 euro per ogni singolo lavoratore. Sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto della Cgil di novembre sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato.
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