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“Tra i tagli elencati dal Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, risulta del tutto incomprensibile la presenza dell'Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Non solo l’Ice è ritornata a una piena operatività con minori risorse, ma rappresenta uno dei punti di eccellenza della pubblica amministrazione italiana, come dimostrato da recenti ricerche e dalle stesse valutazioni degli organi preposti”. È quanto afferma in una nota Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil.
“Attorno all’Ice – continua il sindacalista - si sono coagulate le speranze di un’accelerazione della ripresa grazie a un nuovo slancio delle esportazioni. È bene che queste attese non vengano deluse e che si prosegua nel rafforzamento dell’agenzia, sia in termini di fondi, a esempio usando risorse comunitarie, come già previsto dal Piano export sud, sia in termini di risorse umane, riconoscendo i diritti dei vincitori del concorso del 2009”.
“Per l’economia italiana è cruciale poter disporre di efficienti servizi pubblici di sostegno all’internazionalizzazione, oltre che efficaci. Le amministrazioni riunite nella Cabina di regia per l’esportazione necessitano di avere al proprio fianco un’Ice moderna, agile e che lavori in una prospettiva stabile. Non aiuta, ad esempio, che la società di informatica in house, Retitalia internazionale, sia stata messa in vendita senza che i suoi dipendenti abbiano avuto adeguate garanzie occupazionali. In questo settore – conclude Chiaramonte - l'informatizzazione ha potenzialità enormi che la pubblica amministrazione fa fatica a esplorare e che invece andrebbero sfruttate con investimenti mirati e tempestivi, che aprano la strada a una nuova competitività di sistema”.