Stamane mille palloncini viola si sono levati in volo davanti al ministero degli Affari Esteri. È il flash mob organizzato da Fp Cgil e Uil Pa, insieme al personale vestito a lutto, per protestare contro i tagli agli organici e ai servizi previsti dalla spending review. Tagli che Cgil e Uil non accettano "perché compromettono la funzionalità della Farnesina e mettono a rischio la presenza sulla scena mondiale del sistema Italia e la sicurezza dei cittadini italiani all’estero nonché i servizi culturali, alle imprese e di cooperazione allo sviluppo".

Attualmente - è spiegato in una nota dei sindacati - all’estero i 4.400 dipendenti della Farnesina distribuiti su oltre 300 sedi diplomatiche-consolari e Istituti di Cultura (una media di 14 persone a sede) e chiamati a operare a qualsiasi latitudine nei più svariati teatri socio-politici e di sicurezza, assicurano servizi e tutele a più di 4,5 milioni di connazionali residenti, a milioni di turisti italiani e a 3.000 detenuti di cittadinanza italiana. Nel solo 2011 sono stati rilasciati dagli uffici all’estero oltre 1,7 milioni di visti a cittadini stranieri e 1 milione di atti consolari (carte d’identità, passaporti, atti di cittadinanza e di stato civile, atti/certificazioni inerenti la navigazione).

Gli interventi di tutela, sostegno e assistenza alle collettività residenti all’estero si sono tradotti in 12 milioni di euro in sussidi ai più indigenti, sono stati seguiti più di 300 sottrazioni internazionali di minori e oltre 45mila le emergenze trattate. Sono state registrate più di 400mila presenze ai corsi di lingua e cultura italiana organizzati nel mondo. A questi dati si aggiungono circa 700 interventi di sicurezza sui vari scenari internazionali e migliaia di visite internazionali e bilaterali organizzate con capi di Stato, di governo e delegazioni istituzionali e imprenditoriali.

"A solo titolo di raffronto - concludono i sindacati - basti pensare che l’Amministrazione Comunale di una media città italiana, si avvale per l’erogazione dei servizi di un numero di dipendenti superiore a quello impiegato dal ministero degli Esteri".