“Nei prossimi giorni la Cgil valuterà la predisposizione di un calendario di iniziative di mobilitazione, sul quale verificare la disponibilità degli altri sindacati, a partire dallo sciopero generale delle categorie del lavoro pubblico di Cgil e Uil per fine settembre”. E' quanto affermano in una nota il segretario nazionale della Cgil, Nicola Nicolosi, e i segretari generali della Fp e Flc, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo, sull'incontro di oggi a palazzo Vidoni circa le conseguenze sul settore pubblico della Spending Review e l'accordo del 3 maggio scorso.

La Cgil, dopo aver appreso dell'assenza del ministro Patroni Griffi all'incontro, è intervenuta esprimendo “tutta la propria contrarietà e ricordando che sul tavolo del confronto c'è l'applicazione dell'accordo del 3 maggio scorso, ad oggi del tutto congelato” e ha osservato che “per le implicazioni e le scelte che deve compiere, il tavolo deve essere politico, nel quale il Ministero deve essere presente al massimo livello di autorevolezza, per provare a costruire le condizioni che portino a modifiche dell'impostazione della spending review”.

Inoltre, sempre sull'assenza di Patroni Griffi, i tre dirigenti della Cgil fanno notare che “tale scelta costituisce oggettivamente una mortificazione delle relazioni sindacali, e che il tavolo, in questa formazione, non ha ragione di essere”. Infine, sull'ipotesi di una nuova convocazione per lunedì, la Cgil esprime “un giudizio profondamente negativo su tale iter, visto che lunedì prossimo la spending review sarà già stata votata dal Senato, senza la possibilità di un confronto preventivo con i sindacati e senza che si sia potuto discutere dell'applicazione dell'accordo del 3 maggio”.