“Più di 300 lavoratori di Spea hanno partecipato questa mattina (16 gennaio, ndr) al presidio sotto la sede di Autostrade per l’Italia, organizzato dai sindacati di categoria. L’incontro con i rappresentanti di Autostrade per l’Italia e Atlantia, avvenuto a margine della manifestazione, non ha però dato garanzie circa il futuro dei 700 dipendenti della controllata Spea. Per dare risposte certe ai lavoratori e alle loro famiglie restiamo in attesa della convocazione per il prossimo incontro con Aspi, Atlantia e AdR, al quale chiediamo che partecipino i vertici delle società. Da parte nostra, quindi, il livello di guardia resta molto alto”. Lo dichiarano le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil.
“Nel corso dell’incontro – proseguono - le controparti hanno dichiarato che, come da tradizione del Gruppo, non si giocherà sulla pelle dei lavoratori, e hanno comunicato che entro lunedì verrà fissata la data per proseguire il confronto. Qualora nei prossimi giorni non venga trovata soluzione, chiederemo un incontro urgente al Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo che l’esito dell’incontro odierno con Atlantia e Aspi - proseguono i sindacati - rappresenti un passo indietro, visto che fin dall’inizio del confronto c’era stata data la massima garanzia di mantenimento dei livelli occupazionali anche in presenza di nuove scelte organizzative da parte del Gruppo. Scelte sulle quali continuano a permanere dubbi e che, come ha riferito la delegazione aziendale, sembrano essere in via di definizione nei prossimi giorni. È per questi motivi che intendiamo mantenere lo stato di mobilitazione ricordando che 700 dipendenti non possono certamente pagare per responsabilità che sono invece imputabili al management delle società coinvolte. Infine – concludono i sindacati - intendiamo ringraziare i tanti dipendenti di Aspi e Pavimental che hanno raggiunto i lavoratori di Spea, manifestando la loro solidarietà”.