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“La priorità rimane avere in tempi brevi l'atto di indirizzo sulla contrattazione perché non ci sono più ostacoli all'apertura dei tavoli contrattuali. Il premier Renzi mostri coerenza tra le dichiarazioni fatte e le risorse che saranno stanziate nella prossima legge di stabilità per finanziare i contratti”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in merito alle decisioni assunte ieri dal Cdm.
Il governo, prosegue la dirigente sindacale, “dà finalmente atto alle parti di aver prodotto, con l'accordo quadro sui comparti, la riduzione da 11 a 4 dei contratti nazionali. Lo stesso presidente Renzi si rende conto e ammette che esiste un obbligo prescrittivo di rinnovare i contratti e che le risorse stanziate per adesso in legge di Stabilità non sono sufficienti né sul fronte salariale né per potenziare tutti quegli strumenti che qualificano il lavoro pubblico, dalla formazione all'aggiornamento professionale. Ora è tempo di ricevere l'atto di indirizzo e, per il governo, di mostrare coerenza tra le parole e le risorse necessarie per i rinnovi”.
Quanto invece al provvedimento sui furbetti del cartellino, Sorrentino sostiene: “È un bene che il governo abbia preso atto, nel provvedimento varato, che i ritardi nei provvedimenti disciplinari siano dipesi dalla responsabilità dei dirigenti, in attesa, per un giudizio compiuto, di legge puntualmente i testi una volta pubblicati. La nostra organizzazione ha sempre contrastato questo fenomeno, che getta fango sull'intero mondo dei servizi pubblici e svilisce il valore insostituibile del lavoro pubblico. Un'azione di contrasto che abbiamo messo in campo a partire dai luoghi di lavoro, spesso infatti sono proprio i nostri delegati a denunciare le irregolarità che lì avvengono”.
Per la segretaria generale della Fp Cgil “la sede giusta per affrontare tutti gli aspetti della delegiferazione del rapporto di lavoro è quella dei rinnovi contrattuali, insieme ovviamente al tema della valutazione, degli incrementi salariali e della contrattazione decentrata, così come deve ritornare titolarità della contrattazione anche il tema dell'organizzazione del lavoro, della qualità dei servizi e dei controlli”, conclude.