L'ufficio di Piano del territorio di Sondrio, nell'ambito della stesura del nuovo Piano di Zona per la programmazione sociale del triennio 2015-2017, il 31 marzo ha emesso un bando per l'accreditamento di soggetti (aziende/cooperative) che forniscano prestazioni per il servizio di assistenza domiciliare (SAD) a favore di anziani e disabili. Lo rende noto la Cgil e Funzione pubblica di Sondrio, in un comunicato.
"Dal bando - spiega la nota - emergono però una serie di rilevanti criticità che ci fanno esprimere un giudizio assolutamente negativo. In primo luogo la modalità gestionale della voucherizzazione del servizio di assistenza che toglie di fatto la gestione e il controllo sull'operato dei soggetti eroganti da parte del Servizio;
in secondo luogo l'importo determinato per il valore del voucher è da ritenersi assolutamente non congruo in relazione al servizio e ben al di sotto del costo orario definito dalle tabelle ministeriali 2013;
inoltre è stato istituito un range di importo minimo/massimo del voucher, riconoscendo solo l'importo della migliore offerta e stabilendo che utente integri la differenza se la scelta dovesse ricadere sulla cooperativa migliore; si lascia aperto ad una revisione semestrale qualora arrivino delle offerte inferiori chiamandole "migliorie"".
La Cgil, da parte sua, "in questi mesi ha promosso la campagna: 'Gli appalti sono il nostro lavoro. I diritti non sono in appalto' a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema. La Cgil stima siano oltre 3,5 milioni, le persone esposte per una vita al precariato, pur essendo per la gran parte assunte a tempo indeterminato, senza carriere contributive dignitose, con basse retribuzioni a cui corrisponderanno basse pensioni e senza valorizzazione professionale. Perché quello negli appalti è lavoro povero, intenso, frammentario, faticoso e mal retribuito. Sugli appalti si scaricano l'abbattimento dei costi di fornitura e realizzazione di beni e servizi troppo spesso a danno delle opere e dei diritti dei lavoratori".
Il sindacato prosegue: "Non è accettabile che un Ente pubblico operi privilegiando la logica economica alla qualità del servizio, soprattutto quando si tratta di lavoro di cura di soggetti fragili. Non è altresì accettabile che venga scaricato sulle lavoratrici, che operano nelle cooperative e che già hanno un livello di retribuzione bassissimo, il costo del risparmio dell’amministrazione. Il Comune di Sondrio dove crede che la cooperativa recuperi i soldi derivanti dal ribasso effettuato? Non è ammissibile che un Ente pubblico spiani la strada allo sfruttamento dei lavoratori. Chiediamo quale dignità per i lavoratori e che qualità per i cittadini si pensa di ottenere con un bando che ribassa il costo orario al di sotto della sostenibilità di impresa", conclude.
Sondrio: Fp e Cgil, giudizio negativo su bando assistenza domiciliare
23 aprile 2015 • 00:00