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È straordinaria la risposta in termini di solidarietà e impegno che si è generata dopo il terribile terremoto del 24 agosto che ha colpito il centro Italia. Una risposta fatta di gesti concreti, impegno sul campo, donazioni di sangue, raccolta di beni di prima necessità, sostegno economico. Tuttavia, come sempre in queste situazioni, c’è il rischio che questa grande spinta iniziale si affievolisca con il passare del tempo, mentre è certo che le popolazioni colpite dal sisma avranno a lungo bisogno di aiuto e sostegno.
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“L'appello che lanciamo in queste ore, come ci chiede il Prefetto di Rieti nel tavolo permanente a cui partecipiamo con gli altri sindacati, è quello di proseguire questa vera e propria gara di solidarietà nei tempi lunghi”. A parlare, attraverso Facebook, è la Cgil di Roma Est, Rieti e Valle dell’Aniene, che sottolinea come siano tantissimi i lavoratori e le lavoratrici della Cgil che stanno chiamando la Camera del Lavoro per mettersi a disposizione a sostegno delle popolazioni terremotate, “in particolare – sottolinea il sindacato - lavoratori di Atac e Vodafone”.
Ma come detto, secondo la Cgil di Rieti, “bisogna dosare le forze perché non sappiamo per quanto tempo le popolazioni colpite avranno bisogno del nostro sostegno. L'unica cosa certa è che non mancheremo di fare la nostra parte fino in fondo”.
Anche la Cgil di Ascoli, altra provincia duramente colpita dal terremoto, parla di “una grande risposta di umanità e solidarietà”. “Vogliamo ringraziare – afferma la segretaria generale della Camera del Lavoro, Paola Giovannozzi - i tanti, tantissimi, che hanno voluto dare un proprio contributo portando nei tanti punti di raccolta beni di prima necessità, i lavoratori dell'Asur che in queste ore stanno lavorando senza tregua per garantire il servizio, e i tantissimi volontari che stanno aiutando in queste ore difficili”.
Intanto, nella gara di solidarietà è entrata anche l’Auser, che è stata tra l’altro direttamente colpita in alcune sue sedi, andate completamente distrutte. “Ci siamo subito messi a disposizione della Protezione Civile – ha detto ai microfoni di RadioArticolo1 il presidente dell’Auser nazionale Enzo Costa – e abbiamo lanciato una raccolta fondi nei circa 1500 centri a livello nazionale”. Costa ha ricordato come già all’Aquila e in Emilia Romagna l’associazione abbia svolto un ruolo importante: “Il nostro contributo può essere importante soprattutto per gli anziani – ha spiegato il presidente dell’Auser – perché capita che in queste situazioni i nuclei familiari vengano smembrati e per le persone anziane diventa difficile raggiungere i propri parenti, collocati magari a qualche chilometro di distanza. Noi possiamo aiutarli con il nostro servizio di trasporto – ha concluso Costa – resteremo in campo fino a quando ci sarà bisogno”.