La Snaitech ha "ufficializzato di voler applicare a tutti i lavoratori il contratto del terziario, cercando così di mettere fuori dalla discussione il sindacato più rappresentativo, la Fiom". E' quanto denuncia Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Cgil gruppo Snaitech, al termine dell’incontro svoltosi oggi, 20 giugno, a Roma. 

"Avevamo presentato una piattaforma unitaria con tutte le organizzazioni sindacali - spiega Braccini - per rinnovare il contratto aziendale per tutte le sedi nazionali, ma comunicandoci formalmente di voler passare poi all’applicazione del contratto nazionale del terziario, è evidente la volontà aziendale antisindacale. Non a caso avevamo avviato una raccolta di firme tra i lavoratori dove più della metà dei dipendenti ha richiesto che gli sia applicato il contratto dei metalmeccanici".

Secondo il sindacalista Fiom, "l'idea dell’azienda è probabilmente quella di un ritorno alle relazioni indietro nel tempo, improntato ad un livello 'artigianale' e che non ha niente a che vedere con un gruppo che afferma di rilanciare e investire. Avvieremo azioni legali e sindacali e chiederemo uno specifico incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per verificare anche il passaggio societario, visto che la Snaitech rischia di spostare il baricentro dell’azienda all’estero. Infatti, non vi è nessun piano industriale né chiarezza sulle missioni produttive delle varie sedi in Italia, né vi sono garanzie occupazionali future".

"Al neo ministro - conclude Braccini - chiederemo anche di aprire una seria discussione sul futuro del gioco in Italia, visto che lo Stato trae da questo settore importanti entrate ed ha anche poteri di intervento diretto in quanto le attività sono legate al rilascio di concessioni pubbliche, e di monitorare attentamente gli sviluppi di questa importante impresa. Per domani sono previste le assemblee con i lavoratori e decideremo nel dettaglio ulteriori iniziative".