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Sma Simply abbandona il Lazio? È questa la domanda che si fanno le lavoratrici e i lavoratori dei punti vendita del territorio da quando l’azienda ha deciso di ufficializzare la volontà di cedere due punti vendita (Mezzavia, Anagnina 2), nei quali operano da anni circa 50 dipendenti. “La scelta di cederli attraverso un articolato processo di vendita a un’impresa concorrente, che a propria volta affitterà i negozi a un’ulteriore azienda appena costituita, ha determinato grande preoccupazione tra tutto il personale impiegato”, spiega la Filcams Cgil di Roma e Lazio annunciando lo sciopero in tutti i punti vendita domani (12 dicembre) per l’intero turno con manifestazioni.
“Se da una parte – prosegue il sindacato – i due punti vendita che Sma Simply si appresta a cedere sembrano essere indicativi di una più generale strategia di disinvestimento e abbandono del territorio del Lazio, dall’altra, consegnando strutture e personale ad aziende dalla dubbia solidità imprenditoriale, rischia di ripetersi la condizione già vissuta in occasione della cessione del supermercato Sma Etiopia, che si risolse in meno di un paio d’anni con la completa sostituzione di tutto il personale ceduto”.
In questa cornice, va segnalato che da tempo sono aperte vertenze con grandi nomi della Gdo che minacciano di abbandonare il Lazio, basti pensare a Unicoop Tirreno che annuncia la cessione di otto punti vendita nel basso Lazio, lasciando quasi 300 dipendenti in bilico. “L’impatto sociale di queste operazioni – conclude la Filcams – è insostenibile per il territorio anche a causa del colpevole silenzio e dell’inerzia delle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, che non appare minimamente interessata a governare il fenomeno di questi processi negativi. Se la strategia è quella di vendere anche la dignità dei lavoratori, cedendoli al miglior offerente, allora siamo contro questo tipo di scelta e continueremo ad opporci e a lottare in difesa dei diritti”.