Non verrano erogati gli stipendi di marzo alla Sma Campania, la società del gruppo Intini che si occupa nella regione del “servizio antincendio boschivo”. Niente stipendi e, come non bastasse, la velenosa decisione di farlo sapere solo oggi, 6 aprile, venerdì di Pasqua.

Una “decisione assurda e irresponsabile – commenta Franco Tavella, segretario generale Cgil Campania –, per giunta comunicata il venerdì di Pasqua al solo fine di usare il bisogno dei lavoratori per fare pressione sulla Regione e ottenere così un ulteriore contratto milionario”. “La storia oramai decennale della Sma – prosegue Tavella – va definitivamente interrotta e il sindacato non ha alcuna intenzione di offrire sponde a una politica aziendale spregiudicata che continua a ricattare la Regione utilizzando i timori di centinaia di persone”.

“La Regione – aggiunge il segretario campano – ci dica definitivamente come intende uscire fuori da una condizione di soggezione nei riguardi di un'azienda che ha fin qui dimostrato di non puntare né sull’efficienza né sull’innovazione né sul mercato, ma di guardare unicamente a rapporti pseudopolitici che hanno fruttato in questi anni milioni e milioni di euro a un gruppo imprenditoriale che continua a utilizzare metodi inaccettabili e irriguardosi nei confronti dei lavoratori e del sindacato”.

“La Cgil – conclude Tavella – metterà in campo, fin dalle prossime ore, tutte le iniziative possibili affinché non solo sia esaudita la richiesa dello stipendio, ma si chiarisca definitivamente il ruolo della società e si superi una condizione di precarietà guardando al futuro di centinaia lavoratori impegnati in un settore di grande importanza, come quello della tutela ambientale e della prevenzione degli incendi boschivi”.