"La Rai è dentro la tempesta perfetta." È questa una delle frasi che abbiamo pronunciato nel dibattito 'La Nuova Carta d’Identità del Servizio Pubblico', tenutosi nel corso della recente edizione di Eurovisioni. "Dentro questa tempesta, il dato del canone sembra essere l’onda più insidiosa - commenta una nota della segreteria nazionale Slc Cgil. Sulla base del dato pubblicato dal Mef il 3 novembre sulle gettito da canone da gennaio a ottobre 2016, Slc Cgil propone un nuovo studio."
"Da queste stime (http://bit.ly/2fAlArh) , anche tenendo conto dello scenario migliore, gli introiti si rivelano inferiori a quelle previste da Viale Mazzini al momento della elaborazione del piano Industriale e molto al di sotto di quanto previsto dal Governo – continua la nota –. Al momento non c’è nessun dato ufficiale sul numero di utenti del canone, secondo la nuova formula di prelievo, nè tanto mano il dato dell’evasione. È chiaro però, dal dato che ci consegna il Mef che si è ben distanti dal dato di evasione del 4/5% inizialmente ipotizzato".
"A questo punto - prosegue la nota - allo stravolgimento della natura del canone, in quanto inserito nelle diverse leggi di stabilità (2014/2015/2016) che ne hanno determinato impegni diversi dal solo finanziamento del servizio pubblico radio televisivo, si aggiunge il dato quantitativo."
"Il risultato economico rischia di azzerare quanto previsto in ordine al finanziamento delle radio e Tv locali, oltre a metter in discussione la capacità produttiva della Rai e la sua autonomia economica dal Governo - sottolinea il comunicato di Slc Cgil.
"Riteniamo che i cittadini debbano sapere che la quota percentuale di Canone che rimane alla Rai dal 2014 si è ridotta progressivamente, dei 100 euro del 2016 solo 86,81 euro arriveranno alla Rai, mentre il resto andrà alla fiscalità generale (13,19 euro); nel 2013 alla Rai arrivava il 92,4% del valore del canone (col parametro dei 100 euro attuali del canone: 92,4 euro) mentre alla fiscalità generale andava il 7,96% del valore del Canone (col parametro dei 100 euro attuali 7,96 euro)."
"Infine, il Presidente del Consiglio, senza attendere un dato realistico sulle entrate del 2016, ha annunciato l’inserimento nella legge di bilancio di una ulteriore riduzione del Canone Rai da 100 a 90 euro". "A questo punto - conclude la nota - non ci è chiaro se l'idea del Governo sia quella di ridurre il carico fiscale dei cittadini oppure ridurre il servizio pubblico radio televisivo."