'Attori, danzatori e musicisti, benvenuti al Sud. Lanciamo un sasso per i lavoratori dello spettacolo'. È questo il titolo della tavola rotonda a cui l'Slc Cgil nazionale, assieme a quello pugliese, ha invitato i presidenti, gli amministratori locali e i protagonisti del mondo dello spettacolo delle cinque regioni del Sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’appuntamento è per lunedì 9 novembre, alle ore 10, al teatro Petruzzelli di Bari. "Sempre più drammaticamente negli ultimi anni si è assottigliato il sostegno pubblico a chi produce cultura. Se il Comune di Milano investe in cultura 139,20 euro per abitante, Firenze scende a 182,90 euro, Palermo spende 21,40 euro e Napoli appena 16,70 euro. Confrontando il dato 2006 con quello 2013, emerge che le province, complessivamente, riducono del 52% gli stanziamenti. Dal 2005 al 2013, poi, le erogazioni liberali calano di circa il 19%", rileva il sindacato.
"È necessario invertire questa tendenza, e per farlo è indispensabile mettere in una relazione stretta e dinamica i lavoratori e i cittadini, le istituzioni e i sindacati, le necessità di chi per lavoro fa cultura e le scelte politiche. Parliamo, infatti, di imprese che producono prodotti immateriali, ma che sono fonte di lavoro, di sviluppo e di coesione sociale. Le regioni del Sud manifestano una grande vivacità nel settore culturale, ma rischiano di spegnersi. Le risorse pubbliche e la loro consapevole distribuzione, sono indispensabili per permettere a Sicilia, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia non solo di rilanciare la loro economia, ma anche per ridisegnare finalmente territori che siano attraversati da reti efficienti di trasporti, punti eccellenti di accoglienza dei turisti e un’industria che riconosca all’arte e ai lavoratori che la producono dignità e certezze". Perciò, l'Slc ha invitato amministratori locali, sindacalisti e protagonisti del mondo della cultura a sedersi l’uno accanto all’altro e dialogare apertamente per trovare obiettivi e strategia condivise.