“Non sono arrivate le risposte che centinaia di lavoratrici e lavoratori aspettavano”. Così, in una nota, il segretario Slc Cgil Lazio Fabrizio Micarelli commenta l’incontro presso il ministero dello Sviluppo economico del 9 marzo scorso: “Il governo, rappresentato dal vice ministro Teresa Bellanova, pur mostrando di conoscere bene le difficoltà del settore, non è riuscito a cogliere fino in fondo la gravità della situazione. La clausola sociale, il rifiuto delle gare al massimo ribasso, sono principi la cui applicazione non è più rinviabile da parte di aziende pubbliche come Poste italiane ed Enel”. Intanto, giovedì 17 marzo e venerdì 18, dalle 10 alle 18, i lavoratori di Gepin Contact saranno in presidio a Roma sotto la sede centrale di Poste Italiane.
Occorre attivarsi tempestivamente, continua Micarelli, perché “il lavoro rientri dall’estero (ex articolo 24/bis del Dl 83/2012), perché senza lavoro difficilmente si salvano i posti di lavoro. Negli anni scorsi molte imprese, approfittando dell’inerzia del governo, hanno portato il lavoro fuori dai confini nazionali, dove il costo è molto più basso e i controlli più evanescenti. È ora di dire basta. Oltre al governo e agli enti locali anche le aziende committenti e in outsourcing devono farsi carico di questa drammatica situazione. Ci aspettiamo inoltre dalla Regione Lazio un forte impegno per salvare il settore e le aziende del territorio perché a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro".