Questa mattina, davanti alla sede centrale di Poste italiane, in Via Dante si è svolto il presidio dei lavoratori dei servizi postali di Genova che lavoravamo in appalto con il gruppo. Alla scadenza dell'appalto, Poste ha deciso di non rinnovare il contratto con Transystem, preferendo assumere personale trimestrale. Dopo una lunga vertenza sindacale, a livello nazionale è stato firmato un accordo in cui si prevedevano assunzioni a tempo determinato, in regioni quali Piemonte e Lombardia, per un anno e quattro mesi.

"Com'è naturale – rileva la Slc genovese –, in molti non hanno potuto accettare la proposta, a causa delle condizioni economiche che non avrebbero permesso di mantenersi fuori casa, e contemporaneamente provvedere alla famiglia. Impensabile anche trasferire la famiglia per un periodo di soli sedici mesi. Dopo 25 anni in Poste, quindi, con età medie comprese fra i 45 e 55 anni, i lavoratori si trovano in questa pesante situazione, con l'aggravio che, ad oggi, non è stata nemmeno erogata dall'Inps la cassa integrazione straordinaria. Ragion per cui, al momento,i lavoratori sono senza alcun reddito".

"A fine aprile termineranno gli ultimi appalti postali, e la richiesta è che nell'accordo venga inserita la Liguria, come regione carente di personale, in modo da prevedere il rientro di questi lavoratori", aggiunge il sindacato. Tale rivendicazione sarà al centro degli incontri che si terranno il 28 aprile: una delegazione sindacale sarà ricevuta alle ore 9.30 in comune dal Presidente del Consiglio comunale e dai capi gruppo; una seconda delegazione sarà ricevuta nella stessa giornata alle ore 14 da Giampietro Castano presso il Ministero dello Sviluppo Economico.