“Con l’assegnazione definitiva del servizio 060606 all’Abramo customer care, si apre una fase nuova nella storia dell’appalto per il servizio di assistenza del Comune di Roma, finora assegnato ad Almaviva. È tempo che il sindaco Marino dica una volta per tutte se e come vuole tutelare la continuità occupazionale di centinaia di lavoratori Almaviva, che rischiano di rimanere senza lavoro e di scongiurare che un patrimonio indiscusso di professionalità e competenza vada perso". È quanto dichiara Riccardo Saccone, dell'Slc nazionale.
“Se, come afferma il Campidoglio, la commessa non è stata aggiudicata grazie a forti ribassi che vanno sotto il costo del lavoro, non capiamo cosa impedisca al Comune di Roma di creare le condizioni affinché il nuovo aggiudicatario garantisca la continuità occupazionale e salariale dei lavoratori, che ormai da diversi anni garantiscono un servizio utile per la cittadinanza e di elevata qualità”, continua il sindacato della comunicazione della Cgil.
“A questo punto – conclude Saccone –, sta al sindaco di Roma decidere quale parte recitare: continuare a trincerarsi dietro una presunta assenza di obblighi, verso clausole sociali imprescindibili e assistere così alle ennesime ripercussioni occupazionali su un territorio già fortemente provato dalla crisi, oppure convocare subito un tavolo con il sindacato, facendosi parte attiva affinché anche questo cambio di appalto non si ritorca solo contro i lavoratori”.
Slc: con nuova assegnazione call center, Marino convochi sindacati
L'obiettivo è dare continuità ai lavoratori Almaviva
21 gennaio 2015 • 00:00