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Slc Cgil, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni negli scorsi giorni hanno nuovamente sollecitato il ministro dello Sviluppo economico ad intervenire nei confronti di Sky Italia, "azienda che nelle ultime settimane, dopo il mancato accordo di agosto sulle procedure di licenziamento per 124 lavoratrici e lavoratori presso il ministero del Lavoro, ha inviato 63 lettere di licenziamento ai propri dipendenti". Così una nota dei sindacati di categoria Slc, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni.
"Dopo una prima iniziativa di mobilitazione del territorio di Roma - spiegano -, la realtà aziendale più colpita dal punto di vista occupazionale e delle attività, non essendoci stata nessuna apertura da parte di Sky su licenziamenti e riorganizzazione, le segreterie nazionali annunciano una nuova mobilitazione, questa volta nazionale". Per questo "il 31 ottobre - prosegue la nota - si fermeranno i lavoratori dell’intero gruppo, coinvolgendo tutti i siti aziendali: Milano, Roma e Sestu".
Inoltre, come già preannunciato, è stato depositato un ricorso legale presso il Tribunale di Roma sulle modalità con cui l’azienda ha attuato i licenziamenti collettivi.
La trattativa con l’azienda, iniziata dieci mesi fa, si è conclusa ai primi di agosto con un mancato accordo, cui sono seguiti i licenziamenti. Sono stati mandati via anche quei lavoratori che avevano dato disponibilità al trasferimento a Milano, caricandosi il peso di sradicare le proprie famiglie pur di non perdere il lavoro. Questa la ricostruzione dei sindacati diffusa il 17 ottobre, in occasione dell'ultimo sciopero: "Segno chiaro del fatto che l’azienda pretendeva, nella procedura collettiva di licenziamento, di determinare da sola coloro che dovevano essere ricollocati o licenziati, non rispondendo a quanto prescritto dalla norma a tutela dell’occupazione (anzianità contrattuale, carichi familiari e condizioni di difficoltà economica)”.
I sindacati rimarcano anche di aver “proposto variegate soluzioni alternative, sia in sede aziendale sia in tutte le sedi istituzionali, pur di scongiurare i licenziamenti, nonostante lo spostamento di Sky Tg 24 da Roma a Milano. Siamo arrivati a indicare soluzioni per le singole posizioni: tutte scelte percorribili e senza ulteriori aggravi di costi, che hanno incontrato la totale chiusura di Sky”.
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