"I lavoratori Siram annunciano uno sciopero per la mattina di lunedì 28 luglio, con presidio davanti alla Presidenza della Regione, per dire no alla ricaduta solo sulle loro spalle di un dumping sociale che, nella migliore delle ipotesi, li vedrebbe ricollocati solo a condizione che rinuncino a parte della retribuzione". A comunicarlo in una nota è la Fiom Cgil di Firenze. 

"I lavoratori della Siram Spa - scrive la Fiom -  sono quei lavoratori invisibili che tutti i giorni si occupano da oltre 20 anni degli impianti tecnologici e climatici di molte Asl Toscane. Siram nel 2014 ha già perso l'appalto di questi servizi alla Asl di Pistoia, e uscirà dai servizi dalla Asl alle Scotte di Siena il 14 agosto, dalla Asl 10 di Firenze il 30 settembre e di Prato a fine anno. Complessivamente vi operano 50 persone che dopo tanti anni di lavoro serio e professionale vedono a rischio il loro futuro sia dal punto di vista del posto di lavoro sia dal punto di vista del loro salario".

"Per loro infatti non ci sono garanzie e quindi da mesi oramai come Fiom Cgil, insieme alla confederazione ci stiamo attivando per cercare di avere in Toscana una norma che possa prevedere il mantenimento del posto e della retribuzione per questi lavoratori" afferma Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze. "Alla luce di come è avvenuto il passaggio di alcuni di essi alla Asl di Pistoia, possiamo dire che questi sono lavoratori di serie B: chi li riassumerà infatti, ha preteso di farlo con una retribuzione più bassa di ben 500 euro al mese in meno rispetto a quanto hanno percepito sino ad oggi. Noi riteniamo che questa sia una grande ingiustizia, che le Istituzioni Regionali in primo luogo debbano muoversi per trovare una soluzione dignitosa per questi lavoratori" conclude Razzolini.

Per protestare contro questa incredibile situazione, i lavoratori della Siram scenderanno in sciopero lunedì 28 luglio per le 4 ore del mattino, durante le quali si riuniranno in presidio alle ore 9.30 in Piazza Duomo, davanti alla sede del Presidente della Regione Enrico Rossi.