Il Maggio non ascolta il Consiglio comunale: così riporta un quotidiano in relazione alla vicenda delle due lavoratrici che hanno intrapreso lo sciopero della fame per portare all'attenzione la loro assurda situazione e alle quali Slc Cgil esprime solidarietà. E secondo la segreteria Slc Cgil Area Vasta Fi Po Pt, "il Maggio non ha ascoltato nemmeno Slc Cgil. Al tavolo della trattativa, apertosi in seguito alla apertura di licenziamenti collettivi del febbraio 2015, Slc Cgil ha sempre evidenziato le varie problematiche connesse all'applicazione della legge 112/2013 e 106/2014, compresa quella relativa alle persone che avrebbero potuto trovarsi nella situazione delle lavoratrici licenziate, formulando proposte praticabili e ragionevoli finalizzate al possibile raggiungimento di un accordo. Le nostre richieste non hanno trovato riscontro, sebbene accompagnate da varie iniziative di mobilitazione e di denuncia pubblica. Se ci fosse stata la volontà, un accordo sarebbe stato possibile, ivi inclusa la proceduralizzazione dei pensionamenti con i requisiti pre-Fornero, con vantaggi per tutti, evitando così i contenziosi giudiziari in essere che risulterebbero, a tutt'oggi, numerosi. Non ci sono occasioni in cui non venga evidenziato quanto sia costato lo sciopero indetto dalla Cgil, le cui finalità erano, appunto, trovare soluzioni di mediazione. Viene naturale chiedersi, alla luce dei fatti, quanto costi invece il loro mancato raggiungimento".
Slc Cgil chiede al sindaco e al sovrintendente di "adoperarsi per la ricerca di soluzioni, e che la capacità di ascoltare torni ad essere la base delle pratiche politiche, fondamentale approccio alla mediazione sempre più necessaria e risolutiva".