“Nel corso dell'incontro tra sindacati, Rsu e rappresentanti di Rai pubblicità, fra cui il direttore generale, è stato dichiarato un fatturato di 700 milioni, confermando così l'andamento economico positivo previsto per il 2016. A ciò, vanno sottratti 10 milioni, accantonati per la questione Iva, su cui grava un'inchiesta in corso, elemento che non ha consentito all'azienda di registrare un utile sull’anno”. Così una nota congiunta di Slc Cgil e Uilcom Uil.
 
“Nonostante il dato positivo, Rai pubblicità, conformandosi alla posizione dell'azienda, ha espresso la volontà di non rinnovare il ccnl. Si è riservata, così come già fatto dalla Rai, d'indicare a bilancio definito, un riscontro al raggiungimento del risultato di previsione per provvedere all'erogazione del premio di risultato sull'anno 2016. I sindacati, così come in Rai, hanno espresso assoluta contrarietà alla pregiudiziale posta da Rai pubblicità sulla parte economica del ccnl (aumento dei minimi contrattuali)", prosegue il comunicato.
 
“Nei prossimi giorni, si verificherà la risposta aziendale sul pdr e si verificherà, dopo le dichiarazioni al tavolo, la volontà di rimuovere la pregiudiziale sul rinnovo del contratto. Nel contempo, si procederà con assemblee atte a individuare le forme di mobilitazione, per dare una risposta immediata alle indisponibilità aziendali. È inaccettabile che, dopo mesi di confronto sul contratto e con tre anni di ritardo sul rinnovo, si ponga una pregiudiziale del genere, sapendo che il mancato aumento dei minimi peserà soprattutto sui lavoratori precari e su quelli con i salari più bassi”, concludono i sindacati.