Al momento, il “governo del cambiamento si sta rivelando, per quel che riguarda la sicurezza, il governo del 'cambianiente'. I rinforzi promessi nella nostra regione arriveranno solo nei prossimi mesi e soprattutto sono di gran lunga inferiori rispetto ai pensionamenti già previsti. Infatti, nelle nostre realtà provinciali, già profondamente penalizzate dall’età media dei poliziotti, ormai pericolosamente vicina ai cinquant’anni, i suddetti rinforzi non aggiungeranno nulla sulla possibilità, da parte dei questori, di rinforzare i dispositivi per quanto attiene il controllo del territorio e quindi il contrasto alla criminalità urbana, già oggetto di incessante propaganda. Perciò, abbiamo lanciato la campagna di mobilitazione #CAMBIAMOLAMANOVRA". Così Marco Noero, segretario generale Silp Cgil Toscana.
"Le risorse previste dal governo nella legge di Bilancio sono sostanzialmente in continuità con il passato, e per quel che riguarda le assunzioni, si riparte dalle 7.500 nuove unità nel triennio, già programmate e finanziate dalla vecchia manovra. Non solo, per il nostro contratto di lavoro, in scadenza a fine anno, gli stanziamenti previsti vanno da 1.100 milioni nel 2019 a 1.425 milioni nel 2020, fino a 1.775 milioni nel 2021, permetteranno un modesto incremento stipendiale, pari a 31 euro lordi per il prossimo anno, 15/20 euro netti. Una miseria e un affronto intollerabili. Questi, i motivi per cui la manovra si deve e si può cambiare in Parlamento. Da subito, parte un percorso di mobilitazione che coinvolge anche il territorio toscano, con l’obiettivo di sensibilizzare i parlamentari locali e l’opinione pubblica", conclude il sindacalista.