Un corso di formazione online davvero particolare e originale. È quello organizzato dal Silp Cgil e dal dipartimento formazione della Cgil nazionale, in preparazione di un concorso pubblico per 320 posti di vice-ispettore di polizia. Se ne sono occupati ‘Quadrato rosso. La formazione va in rete’, la trasmissione di RadioArticolo1, e ‘Conoscenza & organizzazione’, la rubrica di Rassegna Sindacale.

“Quella del Silp è stata un’idea intelligente – afferma Giancarlo Pelucchi, responsabile formazione Cgil nazionale –, finalizzata ad aiutare gli iscritti al sindacato a dotarsi degli strumenti critici di formazione per poter accedere a un concorso interno di polizia”. Le materie, oggetto del corso Cgil, erano quelle indicate nel bando concorsuale (procedura penale, diritto amministrativo, diritto civile, ecc).

“Per noi è stata una sfida – spiega Pier Luciano Mennonna, della segreteria nazionale Silp Cgil –, perché era la prima volta che facevamo un’iniziativa del genere. Siamo arrivati a qualcosa di più, e nella nostra piattaforma abbiamo dato alcuni spunti per meglio interagire e affrontare la prova scritta. Il corso, realizzato on line, è stato particolarmente innovativo, ma ha anche ‘colpito’ sul piano pratico: abbiamo fornito ai partecipanti tutti gli elementi conoscitivi e non solo. Al corso hanno partecipato 85 persone; di questi, la stragrande maggioranza risultava iscritto al Silp, i restanti alla Cgil. Per tutti costoro il corso è stato gratuito. Bandito nel 2015, le prime prove scritte si sono svolte nell’ottobre 2016 ed è tuttora in pieno svolgimento in attesa degli orali. La partecipazione è stata davvero alta: 127.000 le domande pervenute; di queste, si è presentato circa il 10% della platea potenziale e in 3.200 hanno superato le prove pre-selettive”.

 

Benedetto Fiore è un giovane agente di polizia che ha partecipato al concorso interno e si è preparato attraverso il corso di formazione Cgil. “Già in passato avevo seguito diversi corsi di formazione e ho trovato quello della Cgil molto aggiornato, che mi ha aiutato molto nelle prove preselettive. Dopo la primavera, sapremo i risultati delle prove scritte. Ma quel corso è risultato assai utile anche nel mio lavoro di poliziotto, soprattutto sul piano del diritto amministrativo, con cui ho a che fare quasi tutti i giorni”.

Giordana La Spina è una giovane laureata in Scienze politiche, che ha anch’essa partecipato al concorso, pur non essendo un poliziotto. “Per me, è stata l’occasione che aspettavo da molto tempo. Mi sto specializzando in materia di pubblica amministrazione. Ho scoperto il corso Silp, che era gratuito e aperto a tutti. Mi ha spinto soprattutto la possibilità di scrivere e mettersi in contatto direttamente con i docenti avvocati che rispondevano ai quesiti on line e correggevano i temi. Perciò mi sono iscritta al volo e mi è stato utile per le prove scritte. Soprattutto in materia di diritto penale, dove ero un po’ carente. Ed è stato proprio grazie alla Cgil che ho potuto affrontare al meglio un concorso duro, selettivo, con gente assai preparata”.    

“Nel dettaglio – precisa Mennonna –, i docenti risultano tutti esperti forensi e funzionari di polizia di altissimo livello, e tutte le materie insegnate hanno degli aggiornamenti sull’accesso agli atti. Ciò è importante soprattutto dal lato pratico. Le domande dei concorsi partono da casi specifici, come la flagranza di reati, l’accompagnamento dei minori, l’uso legittimo delle armi. Il corso si basa su lezioni coadiuvate con l’ausilio di video, con il docente che parla e illustra i vari casi. Tutti partecipanti potevano interagire on line. In tal modo, sono stati analizzati prima i casi specifici e poi i riferimenti normativi”.   

“A me ha colpito la qualità dei formatori, che hanno agito a titolo volontario, e i temi hanno riguardato la violenza, la corruzione, il dibattito su legislatura e giurisprudenza, il fenomeno migratorio. Alla fine, il corso è stato fatto su misura del concorso da affrontare e si è rivelato di altissimo livello”, sottolinea Pelucchi.

“Fa piacere ricevere tanti complimenti, perché il corso è stato complicato e faticoso. E ci dice soprattutto quanto sia sottovalutata e nel contempo sia importante la formazione. Ripeteremo presto l’operazione, con un altro concorso programmato per 216 ispettori sostituti commissari. La macchina è complessa e affiatata, in particolare dal lato organizzativo, e molto rodata. A questo punto, credo che non si possa più immaginare un futuro senza formazione e senza formatori che si formino loro stessi”, aggiunge Mennonna.

“La formazione a distanza è una delle chiavi per aumentare il numero di adepti al sindacato, e va usata anche come strumento integrativo della formazione d’aula”, conclude Pelucchi.