"Fare piena luce sui fatti e le dinamiche degli episodi di Firenze dell’11 maggio", ovvero sugli scontri tra polizia e studenti che si sono realizzati al termine di un corteo non autorizzato organizzato dalla Rete dei collettivi studenteschi. E' quanto chiede il Silp per la Cgil provinciale di Firenze in una nota diffusa oggi.

Per il Silp quei fatti "non possono offuscare oltre venti anni di percorso democratico dei lavoratori di polizia e occorre lavorare per non fare arretrare il modello di ordine pubblico e non rinverdire il clichè del poliziotto al servizio di una parte e non dello Stato, evitando di far assumere alla polizia un ruolo di interlocuzione che non ha, in quanto corpo al servizio della democrazia".

"I lavoratori di polizia che stanno nella CGIL
- scrive ancora il Silp nella nota - popolano uno spazio fatto di confronto, di discussione, di diritti e di legalità, per la promozione di modelli di sicurezza innovativi e al passo con i tempi e per la democratizzazione dei corpi di polizia".

Per tutte queste ragioni è importante fare completa luce sui fatti e sulle dinamiche dell’11 maggio, e che vengano esposti i fatti con chiarezza e che emergano le responsabilità. Con questo spirito la nostra organizzazione sindacale è disponibile ad un incontro con gli studenti.

"Se qualcuno però lavorerà per scavare un solco tra lavoratori e società tra Stato di diritto e coesione sociale - si legge nel comunicato - dovrà sapere che il SILP lavorerà in senso opposto, sempre per la democrazia, per la trasparenza, contro le strumentalizzazioni che hanno come unico fine quello di far convergere fronti politici sull’odio verso i corpi di polizia".