Ennesimo nulla di fatto questa mattina in Prefettura per i lavoratori dell'Opa, Opera Metropolitana di Siena Onlus, istituzione che tutela il Duomo, il Battistero e il Museo del Duomo di Siena. La mancata conciliazione di oggi apre nuovi scenari.
“Pur avendo accolto alcune richieste poste al tavolo - spiegano la FP CGIL e la RSU - l'Amministrazione ha attuato solo parzialmente gli impegni presi in Prefettura il mese scorso. Pur essendo ancora disposti a sederci al tavolo di trattativa e a lavorare per il bene dell'istituzione, stiamo valutando con il personale, da più di un mese in stato di agitazione, di ricorrere agli scioperi, della durata di un'ora fino all'intera giornata”.
“Continuiamo a pensare - proseguono i Sindacati - che in futuro possano essere ridefinite alcune scelte politiche gestionali che l'nte ha attuato in passato rendendo Siena un'eccezione da non prendere ad esempio nel panorama delle fabbricerie”.
“Chi oggi entra in Duomo - concludono Fp Cgil e Rsu - si trova davanti due entrate e due percorsi separati da un muro. Un muro che divide il pubblico dal privato, il diritto alla bellezza dalla merce in vendita. L'entrata di chi solo pagando può godere delle bellezze della città e quella di chi vuole percorrere il proprio percorso di fede dopo l'apertura della porta santa, rinunciando alla sacra bellezza. La prova di come il denaro possa dividere non solo i lavoratori ma anche i diritti di chi, a prescindere se sia laico o cattolico praticante, voglia beneficiare di un bene comune”.