Una piattaforma da portare al tavolo della contrattazione sociale con tutti gli enti locali del territorio. L'hanno presentata il 19 ottobre Cgil, Cisl e Uil di Siena, per "ribadire l’importanza del sistema dello stato sociale". "Nel 2017 sono stati sottoscritti accordi e verbali di incontro in 17 sui 35 Comuni che annovera la nostra provincia", ricordano i sindacati. E aggiungono: "Vogliamo evidenziare la difficoltà ad intrattenere rapporti con quei municipi dove minore è il numero degli abitanti, conseguenza dovuta alla esiguità delle strutture organizzative, e in quelle realtà locali amministrate da maggioranze espressione di liste civiche, con esclusione dei comuni di Chianciano e Pienza. Anzi in quest’ultimo riteniamo che l’accordo condiviso sia uno fra quelli più positivi".
La piattaforma per l’anno a venire concentra una particolare attenzione ai problemi connessi alla salvaguardia della salute, si richiede infatti che i sindaci, che sono rappresentati negli organi dirigenti delle Società della Salute, recuperino un ruolo importante e responsabile nella gestione della sanità territoriale concentrando l’impegno nello sviluppo della integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari. Questo significa, secondo Cgil-Cisl-Uil, "incrementare l’organizzazione dei percorsi di assistenza tra ospedale e territorio, per contrastare l’incidenza delle cronicità dovuta all’aumento della popolazione anziana, prevedendo l’apertura di nuove case della salute e posti letto per cure intermedie, specie nelle zone con maggiore difficoltà di collegamenti viari. Viene posto l’accento su una necessaria valorizzazione della medicina di genere per una maggiore incidenza di diversificazione delle terapie. Per finire, ma certamente non meno importante, viene sollecitata una azione risolutiva per l’abbattimento dei tempi di attesa per visite ed esami sanitari che, nonostante le tante promesse, non accennano a diminuire".
I sindacati rimarcano inoltre l’esigenza di aprire una discussione sui servizi sovracomunali (acqua, gas, raccolta rifiuti, trasporti) "per l’incidenza che hanno sulla vita quotidiana e sul portafoglio di tutti i cittadini".
E ribadiscono "la necessità di strutture educative a partire da quelle per l’infanzia che rivolgendosi agli alunni nei primi anni di vita hanno una forte incidenza sullo sviluppo della persona, ponendo attenzione alla modulazione degli orari e delle tariffe per venire anche incontro alle esigenze dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie. Tra le molte difficoltà che i cittadini si trovano ad affrontare - proseguono -, sicuramente è prioritaria la casa, sia per l’acquisto che per l’affitto; in questo campo l’azione dei nostri comuni deve ulteriormente svilupparsi per venire incontro alle famiglie, specie quelle formate da giovani coppie. Viene infine ribadita la scelta solidaristica attraverso la individuazione di fasce di esenzione agevolata, basate sul calcolo dell’ISEE, per la fornitura dei servizi a coloro che appartengono a fasce di maggior disagio".
I sindacati "rinnovano la piena disponibilità ad aprire il tavolo della concertazione quanto prima, affinché le risorse disponibili possano essere utilizzate al meglio", conclude la nota.