"Nei giorni scorsi la stampa locale e nazionale ha continuato, giustamente, a soffermarsi ancora sulle vicende della Siena Biotech. Il quesito principale è sempre il solito: è possibile dare nuovo impulso alla ricerca senese in campo biotecnologico e non gettare alle ortiche i tanti anni di esperienza assieme alle ingenti risorse economiche investite? La risposta è affermativa. E' possibile. Basta volerlo". Lo afferma il segretario provinciale della Filctem Cgil, Marco Goracci, in una nota.
"L'importante - spiega - è non farsi prendere dal panico, dal tempo che corre e dalla furia nell'individuare una soluzione qualsiasi, magari quella più semplice e sbrigativa, che non è detto sia anche la più giusta. L'attenzione va rivolta in primo luogo ai lavoratori e alla loro salvaguardia occupazionale e professionale, ma ciò che a quanto pare, all'esterno, costituisce il principale elemento di interesse e attrattività è l'immobile che ospita l'attività di Siena Biotech, i suoi laboratori, le strumentazioni all'avanguardia che molti esperti del settore guardano con una punta di invidia".
"Non vorremmo che l'area edificata e attrezzata diventasse semplicemente terreno di scorribande, dove, dietro il paravento del salvataggio di alcuni posti di lavoro, si aprissero le porte a saccheggiatori di esperienze, pronti ad “occupare” più che i lavoratori i metri quadrati.
Il numero dei dipendenti - inoltre - è ormai ridotto ad una cinquantina; di questi, poco più di dieci lavorano già come distaccati per TLS (Toscana Life Sciences); il rimanente nucleo, costituito prevalentemente da ricercatori, può dare molto in termini di esplorazione e conseguimento di nuovi obiettivi in campo biotecnologico e biomedico. Fra l'altro, manifestazioni di interesse dall'estero verso questa attività sono già arrivate a Palazzo Sansedoni… E altre potrebbero giungere… Magari basterebbe promuovere con maggior decisione questo tipo di indirizzo".
Goracci quindi continua: "L'errore più grosso che qualcuno potrebbe commettere è sottovalutare le potenzialità, in parte ancora inespresse, di questo team di lavoratori altamente preparati; forse pensando di fare cosa giusta nel disperderli come ceneri al vento fra le diverse aziende start up presenti nel territorio. Ecco, appunto: partiamo da ciò che non è il caso di fare (e da lasciare, semmai, come ultima spiaggia)", conclude il sindacalista.
Siena Biotech: Filctem, il rilancio è ancora possibile
21 gennaio 2015 • 00:00