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Oltre 258 incidenti mortali dall'inizio dell'anno, il 20 per cento nel settore delle costruzioni. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Parma, in seguito all’incidente di giovedì 21 giugno, dove ha perso la vita un giovane operaio edile di 24 anni, travolto e ucciso da un camion al casello di Medesano mentre era impegnato nell'allestimento di un cantiere sulla A15, tornano a chiedere alle istituzioni di porre il tema della sicurezza sul lavoro tra le priorità delle proprie agende. E lo fanno proclamando per mercoledì 27 giugno lo sciopero provinciale di otto ore, con presidio alle ore 10.30 davanti alla Prefettura, per i comparti dell'edilizia, industria e artigianato.
“Ci sono fenomeni nei cantieri edili che creano una serie di distorsioni, tali da rendere i luoghi di lavoro campi minati”, spiega una nota sindacale: “Lavoro nero e irregolare, taglio di risorse alla voce ‘sicurezza’ da parte degli imprenditori, riduzioni di controlli e ispezioni da parte degli organi preposti, ricorso a contratti diversi da quelli dell'edilizia, false partite Iva, infiltrazioni criminali nel settore”.
Per Fillea, Filca e Feneal “è necessario rafforzare i controlli e le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, aumentare la sicurezza nei cantieri stradali, che per la loro peculiarità hanno rischi molto elevati, ripristinare il Durc nella sua forma originaria e introdurre la congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori che operano in cantiere”. I sindacati, inoltre, sollecitano anche la “qualificazione delle politiche di prevenzione, sviluppando sinergie tra organi ispettivi e sistema bilaterale edile, e il rafforzamento del ruolo degli Rlst”.
In conclusione, i sindacati edili di Cgil, Cisl e Uil rimarcano che “non è più possibile restare indifferenti davanti a queste tragedie. È una battaglia di civiltà che tutti insieme dobbiamo poter vincere. Affinché queste tragedie non restino solo numeri per le statistiche, continueremo a incalzare tutti i soggetti coinvolti, e lo sciopero è lo strumento per rivendicare sicurezza al lavoro”.