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Sciopero nazionale mercoledì 18 aprile di un'ora in tutti i porti italiani, alla fine di ogni turno. Questa la decisione di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nazionali a seguito dell'incidente mortale sul lavoro di lunedì 16, che ha coinvolto un dipendente di un'agenzia marittima di San Giorgio di Nogaro (Udine). La protesta "si terrà secondo modalità locali e nel rispetto della normativa di legge e contrattuali previste per i rispettivi settori di appartenenza". I sindacati esprimono "cordoglio e solidarietà nei confronti dei familiari e dei colleghi del lavoratore deceduto e al contempo, considerata la lunga catena di infortuni mortali che ha caratterizzato questo periodo, chiederemo al ministro del Lavoro Giuliano Poletti un incontro urgente affinché si passi dalle parole ai fatti in tema di sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda i rischi da interferenze in ambito portuale".
La vittima è Flavio Bernardi, 62 anni, dipendente dell'agenzia di spedizioni marittime Marlines Shipping Agency. Sposato, due figli, era nato e viveva a Porpetto (Udine). Il lavoratore si trovava all'interno dello scalo portuale per eseguire i controlli sulle operazioni di carico e scarico di una nave ancorata a porto Margreth, nella zona industriale dell'Aussa Corno. Durante le operazioni, intorno alle ore 10 di lunedì 16 aprile, Bernardi è stato accidentalmente colpito da un grosso carrello elevatore che era in fase di manovra, subendo gravi traumi. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime ai colleghi che lo hanno soccorso. Sul posto sono subito arrivati l'elisoccorso, un'ambulanza del 112, Carabinieri e Vigili del fuoco. Ma vani sono stati gli sforzi compiuti dell'equipe medica di rianimare l'uomo.
"Quello di Porto Nogaro è l'ennesimo incidente determinato da interferenze nell'ambito dei porti. Sono anni che chiediamo, inutilmente, l'armonizzazione della legislazione portuale con il testo unico sulla sicurezza" scrivono in una nota i segretari regionali dei sindacati dei trasporti Valentino Lorelli (Filt Cgil), Lilli Bigoni (Fit Cisl) e Michele Cipriani (Uiltrasporti): "Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un forte aumento degli incidenti sul lavoro. E tra questi quelli mortali, frutto della precarizzazione del lavoro, dell'incertezza del futuro, del degrado dei diritti".
Lorelli, Bigoni e Cipriani chiedono "con forza che vengano accertare al più presto eventuali responsabilità sulla dinamica dell'incidente" e confidano "nel buon lavoro degli organismi a ciò preposti". In conclusione, i sindacati regionali ribadiscono quanto sia "inaccettabile che un lavoratore, dopo una giornata di fatica, non faccia ritorno a casa. C'è la necessità di riaffermare l'importanza di un politica della sicurezza e della formazione nei luoghi di lavoro. Questo vale soprattutto per un settore particolarmente esposto come quello portuale, che presenta elementi di rischio aggiuntivi e maggiori rispetto ad altri luoghi di lavoro".