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“Con una nota ai ministri competenti, abbiamo chiesto al governo di uscire dall'assordante silenzio, che fino ad oggi c'è stato, sul rinnovo del contratto di lavoro del personale del comparto sicurezza e di aprire il tavolo di confronto, inspiegabilmente interrotto nello scorso mese di luglio. Oggi, mentre ancora si attende un pronunciamento sulla proposta di piattaforma contrattuale che a settembre abbiamo inviato alla funzione pubblica, veniamo a sapere che uno dei temi inseriti in quella piattaforma – e che riteniamo dovesse essere materia di confronto e approfondimento durante la discussione sul rinnovo contrattuale –, quello della tutela assicurativa per il personale del comparto, verrà presentato come emendamento alla legge di Stabilità. Siamo seriamente preoccupati”. Ad affermarlo sono il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, e il segretario generale del Silp Cgil, Daniele Tissone.
“Qualora il fatto fosse confermato, sarebbe un pessimo segnale nei confronti degli uomini in divisa, che attendono da otto anni il rinnovo del ccnl. Il metodo adottato dal governo è assolutamente sbagliato. Non solo non si conoscono i motivi per cui si rimanda l'apertura del tavolo di confronto, ma le materie, che in quella sede dovevano essere discusse, vengono inserite in un provvedimento per cui quasi sicuramente verrà chiesta la fiducia. Serve un immediato cambio di rotta, il tempo a disposizione è scaduto. L'esecutivo convochi immediatamente i sindacati e apra un confronto serio e costruttivo su tutte le materie che riguardano il personale del comparto sicurezza”, concludono i due dirigenti sindacali.